Il tema della violenza sulle strade è sempre di attualità nella nostra provincia dove, quotidianamente,avvengono incidenti di tutti i tipi, spesso con esiti fatali per le persone coinvolte. Per questo il Rotary Cortefranca, nell’ambito del ciclo di incontri sulla violenza “The World of Violence” già in essere da diversi mesi, ha promosso, lo scorso 7 marzo, un seminario presso la sala civica per parlare di progettazione, utilizzo delle strade e dei parchi. L’obiettivo è stato quello di tentare di capire quali soluzioni siano possibiliper ridurre l’incidentalità stradale ed attenuarne le conseguenze. L’evento si è aperto con i saluti iniziali del presidente del club Paolo Curti e dei rappresentanti delle istituzioni: per Rovato il sindaco Tiziano Belotti,gli assessori Daniela Dotti e Valentina Bergo e la comandante della Polizia Locale Silvia Contrini; per il comune di Travagliato il primo cittadino Renato Pasinetti, ed il dott. Marco Romano, comandante delle Polizia Locale.

Riccardo Gozio, presidente del G.RO.C (Gruppo Rotariano Comunitario) si occupa di anni di sicurezza stradale ed ha aperto gli interventi portando i dati crudi della realtà Italiana: «In Italia vi sono 8 morti al giorno per incidenti stradali; nel 2021 ci sono stati, secondo i dati dell’ACI 151.875 incidenti con 2.875 decessi ed un costo sociale per anno di € 6,57 miliardi».

Cosa fare per migliorare la situazione?

Possibili e diverse soluzioni sono state esposte negli interventi degli autorevoli relatori presenti: il prof. Giulio Maternini direttore del Centro Studi Città Amica (CeSCAM) Università di Brescia, il dott. Marco Romano comandante della Polizia Locale di Travagliato, l’ing. Carlo Linetti vice presidente di COBO, Gruppo Industriale Italiano leader nello sviluppo e nella produzione di componenti elettronici e non per il mercato dei veicoli a motore, l’ing. Emilio Sardini direttore dell’Istituto dell’Università di Brescia di misure elettriche ed elettroniche e l’ing. Sergio Dulio Coordinatore sviluppo della ricerca scientifica con l’istituto di misure elettriche ed elettroniche dell’Università di Brescia.

La sicurezza stradale è un elemento fondamentale nella progettazione di marciapiedi, segnaletica e altre strutture stradali. Ci sono diverse misure che possono essere prese per garantire la sicurezza degli utentidella strada, sia a piedi, che in auto. I marciapiedi devono essere progettati per essere facilmente accessibili e sicuri, anche da cittadini disabili; la segnaletica stradale, sia quella orizzontale che verticale, deve essere chiara, visibile e facilmente comprensibile. Un’importanza particolare è rivestita dalle barriere di protezione; oggi ne esistono diverse in acciaio e cemento, più evolute rispetto ai consueti paracarri che risultano ad esempio privi di protezione inferiore e che causano spesso il grave ferimento di dei motociclisti caduti. Altro elemento importante è la corretta illuminazione di incroci, attraversamenti pedonali e strade. 

Quanto sopra indicato rappresenta elemento di protezione “passiva”, ma vi sono poi una serie di comportamenti e sistemi di protezione “attiva”: il primo è sicuramente la conoscenza ed il rispetto preciso delle norme di circolazione, poi vi sono i corretti comportamenti che l’automobilista può adottare come l’uso delle cinture, la moderazione della velocità in base alle condizioni della strada e del traffico, l’uso corretto dei seggiolini per i bambini. Per i motociclisti è fondamentale l’uso del casco integrale e di abbigliamento adeguato come, per esempio, i guanti, i giubbotti e pantaloni rinforzati o dotati di protezioni, la protezione per la colonna vertebrale. L’elettronica gioca già un ruolo fondamentale nelle auto grazie agli airbag ed ai sistemi di frenata ABS e ESP ormai di serie su quasi tutte le vetture. Per le moto invece vi è un ritardo normativo, non essendo ancora stato reso obbligatorio il sistema ABS per il controllo della frenata. Con l’introduzione di sistemi elettronici sempre più efficienti, come radar e sensori che possono controllare lo stato di salute e sobrietà del guidatore, sicuramente le auto diverranno sempre più sicure ed autonome nella gestione del momento di pericolo. Il dott. Romano ha inoltre illustrato come la tecnologia dei droni possa aiutare le forze dell’ordine nella ricostruzione delle dinamiche incidentali, garantendo grande precisione nel rilievo, nell’accertamento delle responsabilità e maggiore sicurezza per gli operatori stessi chiamati a gestire la situazione al verificarsi di incidenti di particolare gravità.

Un seminario interessante dal quale emerge che i nuovi studi e tecnologie stanno dando e daranno sempre più un aiuto al miglioramento della progettazione della sicurezza stradale ma dal quale emerge anche che molto può dipendere anche dal comportamento personale di chi utilizza le strade, dal suo rispetto delle regole e dall’avere sempre buon senso nella valutazione delle situazioni e delle condizioni delle strade che si stanno percorrendo.

Emanuele Lopez