Al prossimo appuntamento delle amministrative comunali di Rovato, il sindaco Tiziano Belotti non potrà più essere candidato poiché scadrà il suo secondo mandato.
Il fatto che abbia sentito il bisogno di avviare un dialogo con la forza di opposizione RovatoW, fa notizia, considerando la schiacciante maggioranza del 53,7% da lui incassata alle ultime votazioni.
Dunque perché rivolgersi a RovatoW?
Una spiegazione si troverebbe nel bisogno di affiancarsi nuova linfa che lo aiuti ad uscire dalla palude in cui si è cacciato: si susseguono annunci di grandi cose da fare ma si arranca, i risultati non si vedono e Rovato è sempre più isolato rispetto ai comuni vicini.
Avviare un confronto con RovatoW potrebbe rompere l’immobilismo stimando che questa formazione politica ha sancito la fine della possibile alleanza con la sinistra del PD e questo facilita il dialogo.
Ma c’è una seconda lettura: Il ripiegamento della maggioranza su se stessa, gli atteggiamenti sprezzanti, i toni violenti non hanno portato a niente.
Solo la clacque dei devoti che sono ben poca cosa rispetto alla domanda politica che postula Rovato, città composita dove ha sempre giocato un ruolo importante la classe sociale della media borghesia fatta di professionisti, commercianti, imprenditori e cittadini pensanti che interpretano soprattutto le esigenze del Centro.
Classe sociale che conta e che si sente esclusa. Ben venga un dialogo che unisca le forze e aiuti Rovato a fare un passo in più ed uscire dal suo immobilismo. Può essere che nascano prospettive.
Il tempo corre, le prossime elezioni non sono poi così lontane e fra le liste che concorsero a formare la maggioranza in carica, quella personale del Sindaco (che dice di non appartenere alla Lega), conseguì il migliore piazzamento.

Tino Buffoli