Come di consueto si è svolta, lo scorso 26 febbraio presso la sezione di via Golgi, l’assemblea generale associativa. Anche quest’anno un bilancio positivo evidenziato nel dettaglio dalle tre relazioni: quella economico-finanziaria esposta dal dott. Nicola Bonassi, quella sanitaria del neo direttore sanitario dott. Giovanni Roveglia e quella del presidente Sergio Maranesi.
Il dott. Bonassi ha messo in evidenza la buona gestione economica e contabile fatta dall’associazione nonostante l’entrata in vigore delle nuove norme per gli enti del Terzo Settore, più stringenti rispetto al passato. L’Avis cittadina svolge in modo egregio la gestione amministrativa, la documentazione è ben tenuta e le spese sono ben rendicontate. La sezione chiude sostanzialmente con un bilancio in pareggio. Degno di note il fatto che, nel 2023, è stato restituito, con anni di anticipo, il debito con l’AVIS Provinciale. Quest’ultima infatti, in occasione dei lavori di ristrutturazione della sede, aveva fatto un prestito alla sezione locale. I revisori dei conti hanno certificato il bilancio conformemente all’attività di gestione associativa e non vi sono criticità da segnalare. «Siamo un’associazione sana e ben gestita e ciò è motivo di orgoglio per tutti». Questo il commento finale di Bonassi.
Il direttore sanitario Roveglia ha ringraziato tutti gli avisini per il loro impegno perché ognuno ha saputo donare, in modi diversi, una parte di sé per il bene di tutti. L’associazione sta portando avanti bene la sua missione di ricercare e aumentare il numero dei donatori in quanto non siamo ancora autosufficienti per il bisogno di sangue. Il dottore ha ricordato come in Avis, attraverso una serie di misure ed esami, si tenga particolarmente alla tutela della salute dei donatori.
Roveglia ha poi posto l’accento sulla responsabilità che il volontario deve avere quando si avvicina alla donazione, cercando di essere il più sincero possibile anche nei confronti del medico: è necessario infatti essere più consapevoli di questa responsabilità individuale, sia verso se stessi, che verso il paziente ricevente. Particolare attenzione va rivolta ai viaggi all’estero, in particolare a quelli intercontinentali, e a tutta una serie di malattie di cui si può essere portatori inconsapevoli.
Infine, il direttore sanitario ha manifestato l’intenzione di voler sensibilizzare sempre più la popolazione per quanto riguarda la è donazione di midollo osseo nella fascia d’età 18-35 anni, per salvare vite ed aiutare chi è affetto da alcuni tipi di neoplasie.
Il presidente Maranesi, nel suo intervento, ha evidenziato il lavoro svolto dai volontari nell’anno passato per promuovere sul territorio la cultura del dono e permettere il buon funzionamento gestionale e burocratico della sezione rovatese. Ha rivolto un ringraziamento all’Avis Provinciale per aver intercettato e compreso alcuni bisogni e proposto soluzioni operative-gestionali, sollevando le sezioni da incombenze che avrebbero rischiato di limitare la mission operativa della raccolta sangue. Sempre positive, lo scorso anno, sono state le collaborazioni con altre realtà del volontariato come AIDO, Bocciofila Rovatese, Oratorio Don Bosco del centro. Molteplici le iniziative svolte sul territorio: i gazebo alle manifestazioni, partecipazione alla festa delle associazioni, la camminata sul Monte Orfano organizzata dalla sezione di Coccaglio, una serata informativa rivolta ai giovani in collaborazione con gli oratori dell’unità pastorale, la partecipazione al “Torneo Città di Rovato” organizzato dal Rugby Rovato, l’opera di divulgazione e informazione svolta attraverso i social e il web.
Di particolare rilevanza gli interventi in tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio nell’ambito del progetto “Piacere AVIS”, in collaborazione con AVIS Provinciale e Università Cattolica di Brescia, per sensibilizzare genitori e studenti alla solidarietà, al dono ed al servizio al prossimo.
Tra gli eventi strettamente associativi la serata svolta presso la sala civica di consegna delle benemerenze (momento di riconoscenza verso i donatori e di riflessione grazie agli interventi degli ospiti) e la S. Messa del 29 settembre presso la chiesetta di S. Michele (Tempio del donatore), celebrata per i donatori in attività e a suffragio dei donatori scomparsi.
Infine Maranesi ha ringraziato tutti gli associati che svolgono con impegno e gratuità il loro servizio di donazione; un ringraziamento particolare è stato rivolto all’ex consigliere Davide Zucchi per il lavoro svolto durante tutti gli anni di servizio e alla dott.ssa Monica Drera per il periodo svolto come direttore sanitario, incarico che poi ha dovuto lasciare per motivi famigliari e lavorativi Per ultimo è stato espresso anche un sentito ringraziamento alla dott.ssa Camilla Vezzoli che, dal mese di marzo, ha assunto l’incarico di responsabile del laboratorio dell’ospedale Mellino Mellini di Chiari, e non sarà quindi più referente sanitario del SIMTI
«Grazie – queste le sue parole – per averci aiutato in questi anni di collaborazione a coordinare e organizzare al meglio la nostra U.D.R. ed avere gestito con schiettezza e sincerità e trasparenza il capitale umano all’interno della stessa; ci mancherà sicuramente la sua professionalità e il suo grande impegno al servizio della causa avisina»