Si respira un clima di tensione al Rugby Rovato dopo l’esonero del “Director of Rugby” e allenatore della “Prima Squadra” Daniele Porrino. A seguito di ciò anche altri responsabili di settori interni hanno rassegnato le proprie dimissioni.
La notizia è arrivata al diretto interessato, come un fulmine a ciel sereno, nella serata di mercoledì 20 dicembre. Lo stesso Porrino ha dichiarato: «Dopo i complimenti fatti alla cena di Natale con il microfono, davanti a quasi duecento persone, per l’ottimo lavoro svolto, ieri sera ho ricevuto la notizia del mio esonero».
La Società Nordival Rugby Rovato ha annunciato che il nuovo tecnico della “Squadra Seniores” e responsabile del “Progetto Atleti in formazione” sarà Paul Griffen, mentre il ruolo di direttore sportivo sarà ricoperto da Francesco Filippini.
In realtà la questione sembra essere l’epilogo di una vicenda annosa, ben più complessa, che nasce da problemi di gestione interna dell’associazione e che hanno portato ad un contrasto tra i tesserati dell’ A.S.D. Rugby Rovato ed il gruppo dirigente, con il quale permane un clima di rottura anche da parte della “Prima Squadra (che ricordiamo essere prima in classifica senza aver mai subito una sconfitta, ndr).
Cerchiamo di comprendere meglio la situazione: nel Rugby Rovato troviamo due associazioni: l’A.S.D. Rugby Rovato e la Old Rugby Rovato. Nel profilo social della seconda sono state pubblicate due lettere aperte, entrambe indirizzate alla dirigenza.
Nella prima il presidente della Old Rugby, Lino Loda, scrive: «Faccio parte delle 104 persone che hanno chiesto di saperne un di più sulla nostra associazione perché non si sa chi sono i membri del consiglio e chi li elegge, nemmeno sappiamo ancora, dopo la lettera del consiglio stesso, chi siano gli associati e perché siano diversi dai tesserati. […] il mio desiderio di sapere queste cose, e di far parte di un’associazione in cui i tesserati contino qualcosa, nasce anche dalla terribile esperienza che abbiamo vissuta.». Loda, allegando estratti del documento, fa riferimento ad una cospicua sanzione ricevuta dall’associazione da parte dell’Agenzia delle Entrate dove, oltre alla contestazione dei rendiconti riferiti agli anni 2013-2014, viene contestata la “Violazione del principio di democraticità per la mancata partecipazione degli associati alla vita associativa”.
La seconda lettera, scritta da una rappresentanza di genitori dei bambini tesserati, riporta: «[…] Come tutti i genitori che fanno parte di una società sportiva, anche solo in qualità di “genitori tifosi” […] abbiamo scoperto che, nonostante le 700 persone che popolano il club, il potere decisionale è delegato solo ad una ventina di soci che sono effettivamente tali e quindi gli unici detentori della facoltà di prendere decisioni. Alla luce di questo […] abbiamo chiesto quale fosse l’iter per poterci associare a nostra volta; brevemente la risposta è stata: “Non esiste un modulo per associarsi, deve essere fatta una richiesta da parte dell’interessato che verrà successivamente valutata dal consiglio dei soci. A risposta positiva, verrà richiesto il versamento della quota di € 1.000 a titolo di quota associativa. Ci è stato inoltre ribadito che eventuali richieste di associazione verranno prese in considerazione dalla fine di gennaio 2022 poiché al momento sono in corso delle modifiche strutturali […]».
Lo scorso 4 gennaio si è tenuta infatti l’assemblea associativa avente come ordine del giorno “Modifiche statutarie”; vi terremo informati su eventuali sviluppi.
Scrivono in conclusione i genitori: «Abbiamo avuto la sensazione […] che il nostro buon intento di inserirci in un contesto come quello di questo club non fosse cosa gradita, il che ci lascia perplessi, dal momento che in realtà grandi come questa il “più siamo meglio è” è sicuramente un valore aggiunto alla gestione della società a tutti i livelli. […] I momenti di crisi fanno parte della vita di tutti, anche delle società presumibilmente, ma la modalità con cui si sta affrontando quella del Rugby Rovato ci porta a credere che stia avvenendo una grave perdita di valori fondamentali, non solo per il rugby inteso come sport, ma per il rugby inteso come filosofia di vita».
La domanda che tutti si pongono è: «Perché esonerare Daniele Porrino dal suo ruolo dati gli ottimi risultati sportivi ottenuti?»
Lo abbiamo chiesto al diretto interessato: «La società mi ha dichiarato che non ci sono state problematiche di tipo sportivo, in quanto tutti gli obiettivi sono stati palesemente raggiunti ed è stato fatto anche di meglio. Probabilmente – continua Porrino – hanno voluto colpirmi direttamente per il fatto di essere sempre stato un importante punto di riferimento per tutti i genitori ed i ragazzi e per aver sempre tenuto fede ai valori associativi e dello sport del Rugby, essendo anche d’accordo in relazione al fatto che vi dovesse essere maggiore trasparenza e fosse consentita una maggiore rappresentanza e partecipazione con l’allargamento del gruppo dei soci. Tempo fa, proposi anche delle soluzioni al fine di soddisfare i bisogni di un’associazione che è cresciuta enormemente nel corso degli anni, ma non sono state prese in considerazione. Mi auguro che in futuro si possa fare chiarezza su questa vicenda e che tutti i tesserati possano avere riposte alle loro domande, nel rispetto dei valori associativi e dello sport che sul campo cerchiamo sempre di trasmettere ai nostri ragazzi».
Restiamo ovviamente a disposizione nel caso il gruppo dirigente dell’A.S.D. Rugby Rovato volesse esprimere il proprio punto di vista in relazione agli eventi riportati.
Emanuele Lopez