Come ogni anno il Rotary Cortefranca organizza un evento speciale a chiusura dell’anno sociale: un’occasione per fare un bilancio di quanto realizzato, alcune riflessioni, presentare il nuovo direttivo e le iniziative in programma per il nuovo anno. È quanto avvenuto lo scorso 11 luglio presso il ristorante Pio IX di Erbusco.
La serata ha visto la partecipazione di un’ospite d’eccezione: Rajae Bezzaz, attrice, conduttrice radiofonica; molti sicuramente la conosceranno come inviata di “Striscia la notizia” per i suoi servizi a tema sociale su immigrazione e integrazione.
Il prefetto Patrizia Ghizzoni ha aperto la serata con i saluti di rito agli associati del club rovatese e degli altri club esterni, alle autorità civili (in particolare agli assessori della Città di Rovato Valentina Bergo, Daniela Dotti) e alla comandante della Polizia Locale Silvia Contrini; un saluto particolare è stato rivolto anche don Arnaldo Morandi, parroco di San Gervasio, e a Giuseppe De Lorentiis, membro del direttivo, grazie al quale Rajae Bezzaz è stata coinvolta per la partecipazione alla serata ed ai progetti messi in campo dal Rotary Cortefranca.
Il presidente del club rovatese, Paolo Curti, che continuerà il suo mandato anche per il prossimo anno 2023/2024, ha presentato il nuovo direttivo: sarà affiancato da Davide Mai Palazzolo nel ruolo di vice presidente, da Chiara Grazioli, segretario, da Carmen Lanza, tesoriere, dalla moglie Patrizia Ghizzoni, prefetto, e dai consiglieri Giuseppe De Lorentiis, Maria Teresa Rossi e dalla presidente della Fondazione Rotary, Adele Durante.
Curti ha proseguito facendo un bilancio delle attività e dei service svolti nel corso dell’anno a partire da “Non solo pane” che, da ormai quasi tre anni, si occupa della distribuzione di generi alimentari alle famiglie più in difficoltà segnalate dai servizi sociali e molte altre iniziative (tra le quali ricordiamo la consegna di doni natalizi ai bambini, le attività nelle scuole e le campagne mondiali come “End Polio Now” promosse dal Rotary International).
Ha poi rivolto una particolare attenzione al grande progetto pluriennale “The World of Violence”, che si pone come obiettivo quello di esaminare la violenza sotto tutti i suoi profili, essendo consapevoli che eliminarla è impossibile, ma con l’intento di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica al fine di sensibilizzarla perché ognuno possa, nel proprio ambito, contribuire a migliorare le cose. Sono stati costituiti gruppi di studio per elaborare soluzioni articolate nei diversi settori: legislativo, culturale tecnico e pratico. Nel corso dell’anno sono già stati affrontati, con mini conferenze ed incontri, i seguenti temi: la violenza contro le donne, il bullismo, la violenza economica, le potenzialità della giustizia riparativa per il benessere sociale, la violenza nelle carceri, la violenza sulle strade.
«Continueremo con lo sviluppo di questo importante tema – ha affermato Curti – perché abbiamo a cuore la sensibilizzazione di tutti contro ogni tipo di violenza. In particolare, col nuovo anno sociale, vorremmo portare questo messaggio nelle scuole elementari e medie, mentre nelle superiori abbiamo già iniziato affrontando i temi del bullismo, del rispetto dell’altro e della violenza economica. Continueremo con interventi mirati nelle scuole perché riteniamo essere importante, per i nostri giovani e ragazzi, crescere in un ambiente ed in un mondo più sereno».
Altro progetto in cantiere è uno spettacolo teatrale dal titolo “Still remember you – ricordando Paul Harris”, un’opera in tre atti di cui il Rotary si propone anche di creare un film e che ripercorre, dall’infanzia alla vecchiaia, la vita del fondatore del Rotary. Nel corso della serata gli attori Nicola Bracchi e Roberto Benedini ne hanno messo in scena una breve anteprima.
Rajae Bezzaz, sempre sul tema della violenza, ha raccontato le proprie esperienze di vita accennando ad alcune iniziative che sta portando avanti in prima persona contro la violenza sulle donne e la discriminazione. Ha poi citato il proprio libro, dal titolo “L’araba felice”, nel quale racconta la storia della propria vita dall’infanzia vissuta in Marocco fino all’età di 9 anni all’arrivo in Italia con la madre. Nel volume ha dedicato diversi capitoli ai nonni con i quali ha trascorso la maggior parte della sua vita infantile. La loro figura è stata per lei fondamentale, per la sua educazione e per il grande affetto ricevuto nei primi anni di vita. In Italia è arrivata con la mamma e, dopo 24 anni, porta ancora nel cuore il loro immenso affetto. Rajae, non avendo ancora dei figli e grazie all’aiuto della nonna che è ancora in vita, ha deciso di creare in Marocco una casa famiglia che possa accogliere donne con figli avuti al di fuori del matrimonio e che, essendo state socialmente giudicate dalla cultura marocchina, non riescono ad avere un futuro. Il progetto mira a creare un luogo dove queste mamme ed i loro figli possano crescere e vivere in modo sicuro e riuscire a legittimare questa maternità non riconosciuta.
Rajae si è mostrata a tutti per quello che è: una donna autentica, sincera, che parla alla gente col cuore, che si batte per le libertà delle persone oppresse da ogni tipo di violenza e di ingiustizia. «Non ho mai fatto distinzioni di colore, sesso, appartenenza sociale – ha precisato – guardo agli esseri viventi e alle persone in quanto tali e le rispetto per come sono, convinta che tutti insieme possiamo collaborare e fare del bene».
Rivolgendosi ai rotariani ha detto: «So che mettete il cuore in ciò che fate e spero di potervi aiutare; anche io come voi mi impegno nella sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, ma esistono anche molte altre forme di violenza».
La serata è poi proseguita con alcune premiazioni: Carlo Silva ha consegnato da parte del club un riconoscimento al presidente Paolo Curti per il suo impegno; alcuni soci hanno ricevuto una targa per la dedizione mostrata in alcune iniziative e Don Arnaldo ha donato al club rovatese una medaglia di bronzo dorato del beato Carlo D’Asburgo.
Le attività del club riprenderanno il prossimo 5 settembre con un service sulle morti bianche in collaborazione con Angelo Piovanelli, il 25 vi sarà l’inaugurazione della panchina rossa presso il Tribunale ordinario di Brescia, mentre il 10 ottobre, presso l’oratorio di Bovezzo, si terrà il “Torneo di pincanello” con tanto di spiedo; una raccolta fondi finalizzata al progetto internazionale contro la poliomielite nel mondo.
Emanuele Lopez