La scelta di introdurre uno scanner intraorale nei nostri studi vede la sua genesi nel 2022, con grande soddisfazione dei medici e dei nostri pazienti.

Molti, a ben vedere, sono i vantaggi di tale strumento innovativo rispetto alla tradizionale tecnica “analo-gica”, ancora utile, comunque, in alcuni particolari casi. 

Questo nuovo scanner, infatti, permette di rilevare l’impronta ottica dentale in modo più semplice, immediato e preciso rispetto al passato.

A tutti sarà capitato almeno una volta di avere l’espe-rienza di farsi prendere un’impronta con il tradizionale metodo a base di paste e cucchiaio porta-impronte in metallo o in plastica.

La sensazione è quella di avere in bocca una pasta morbida nella quale affondano i denti, a volte con un leggero senso di soffocamento o vomito: bene, questo è solo un ricordo con lo scanner intraorale. 

Infatti, quest’ultimo macchinario molto sofisticato consente di eseguire una scansione digitale e tridimensionale delle arcate dentarie del paziente, rilevando immagini in 3D ad altissima precisione.

Una simile operazione si esegue semplicemente passando lo scanner, simile a una grande penna, all’in-terno della bocca in prossimità dei denti, generando un rendering che può essere così esplorato in tutte le sue dimensioni e dettagli direttamente da uno schermo sia dal paziente che dallo stesso laboratorio odontotecnico. 

Inutile elencare i numerosi vantaggi che l’utilizzo dello scanner è in grado di fornire. 

Partiamo dai pazienti. In primo luogo, una simile procedura vanta un comfort decisamente maggiore rispetto alla presa dell’im-pronta realizzata con cucchiai e paste; può anche essere interrotta e ripresa, ad esempio, secondo la necessità del paziente; permette di ridurre i tempi di attesa per la realizzazione di protesi provvisorie e fisse o degli allineatori dentali trasparenti in quanto le scansioni vengono inviate in tempo reale al laboratorio tramite posta elettronica. Anche i tecnici odontoiatrici, medici e professionisti con altre qualifiche, elogiano la straordinaria praticità di questo nuovo strumento. Ma ci sono anche vantaggi per l’odontoiatra: le impronte tradizionali, infatti, possono essere imprecise e alcuni dettagli degli elementi dentali non essere affidabili; per questo talvolta è necessario ripetere l’operazione, magari anche dopo aver spedito il modello al laboratorio odontotecnico. 

Oltre a ciò, il modello in gesso sul quale si realizza la protesi può contenere bolle d’aria, aree di instabilità soggette a rotture, e, con il tempo, tende a deteriorarsi, mentre l’impronta digitale non subisce l’e-fetto dello scorrere degli anni, non occupa spazio fisico (essendo un file salvato su di un disco) ed è trasferibile in qualunque momento e a qualunque distanza in tempo reale. 

Minor numero di viste e sedute più brevi, minore necessità di successive modifiche per restauro e remake. 

Insomma, un notevolissimo passo avanti in fatto di tempistiche e disagi nel flusso di lavoro, a vantaggio in primo luogo del paziente stesso.

Un altro vantaggio enorme di alcuni scanner, come il nostro, è quello di poter elaborare già in prima seduta una pre-visualiz-zazione del lavoro finale, sia che si tratti di una riabilitazione protesica, sia che si tratti di allineamento dentale. 

Ecco un esempio nelle fotografie sotto a sinistra.

Se ben informati, dunque, non si potrà che preferire quegli studi, come i nostri, che sono in grado di offrire al paziente questo genere di servizio, considerato come tratto distintivo dell’ap-proccio dello studio rivolto all’evoluzione digitale e al miglioramento dell’effi-cienza con i vantaggi che ne derivano per tutti.

Per maggiori informazioni e per prenotazioni, gli Studi Dentistici Guerra vi aspettano: a Chiari, in via Consorzio Agrario n. 21 (tel. 030 713929), a Berlingo, in via Cava n. 3 (tel. 03099

72784), e a Cortenuova, in via Roma n. 5 (tel. 0363 909252).

Leonardo Binda