Possiamo definirlo toccante, sensibilizzante, coinvolgente, emozionante…lo spettacolo muscial-teatrale ad opera della Trait d’Union band andato in scena domenica 24 novembre presso la sala civica del Foro Boario in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.

Una serata di (bella) musica e teatro organizzata dalla Città di Rovato e fortemente voluta dall’assessora Elena Belleri per dire no alla violenza e alla discriminazione di genere.

È intervenuta in apertura di serata Michela Marini della Rete di Daphne (Centro Antiviolenza territoriale ovest bresciano), illustrando il servizio svolto dall’associazione a favore delle donne che subiscono violenza di genere. Con la presenza di sportelli nei comuni Iseo, Chiari, Palazzolo e Orzinuovi, le vittime di violenza possono trovare ascolto e assistenza anche da un punto di vista legale, psicologico e sociale, grazie all’opera prestata da volontari e professionisti che possono aiutare le donne ad uscire dalla loro condizione e potersi ricostruire una nuova vita.

Il numero antiviolenza e anti stalking 1522, attivo 24 ore su 24, permette alle persone in difficoltà di poter chiedere un aiuto immediato nella denuncia di soprusi e violenze domestiche. L’associazione si occupa anche di azioni di formazione, sensibilizzazione e informazione sul territorio. Le reti territoriali dei centri antiviolenza sono un servizio concreto di lotta alla violenza di genere e possono davvero aiutare le vittime a riappropriarsi della loro vita.

«L’Amministrazione comunale è molto sensibile a questa tematica – ha affermato l’assessora Elena Belleri salutando i presenti a nome dell’Istituzione rovatese – e intende tenere alta l’attenzione a livello sociale con eventi di sensibilizzazione e informazione. In Italia il problema è importante tanto che, solo quest’anno, oltre 100 donne sono state vittima di violenza. È difficile combattere questa piaga, tuttavia sembra che il numero di denunce al 1522 sia aumentato. Ulteriori vittime sono i bambini che assistono alle violenze domestiche quotidiane e che saranno gli uomini del futuro; se sono abituati a crescere nella violenza, sicuramente nel futuro molti di loro non saranno bravi ragazzi. Va loro insegnato, fin dai primi anni di vita, a rispettare la figura della donna e alle donne va insegnato a farsi rispettare e a non restare passive nel silenzio».

Nel corso dell’intervento è stato forte il suo appello alle donne: «Non permettete ad alcuno di condizionare la vostra esistenza nel vestire, nel truccarvi o nel vostro modo di pensare; imponetevi per il rispetto della vostra libertà e fatevi rispettare! La violenza non è solo fisica, ma è anche psicologica e verbale, e oggi c’è anche quella economica che riguarda le donne di mezza età. Il Comune di Rovato ha tre assistenti sociali molto preparate che sono sempre disponibili all’ascolto di chiunque abbia bisogno e possono aiutare chi è in difficoltà. È fondamentale denunciare le sopraffazioni!».

Belleri ha poi presentato Moira Cucchi, donna che ha subito 12 anni di violenze da parte del compagno; ha saputo reagire riappropriandosi della propria vita e ora porta la sua testimonianza negli eventi e nelle scuole, interagendo molto spesso con i giovani con la finalità di sensibilizzare ed educare i ragazzi: «Noi siamo sempre pronti ad additarli dicendo che le colpe sono le loro – ha dichiarato – ma loro hanno grandi capacità di poter cambiare il nostro futuro; noi adulti abbiamo il dovere di dar loro gli strumenti giusti ed essere un buon esempio. Dobbiamo aiutare tanti ragazzi che vivono nella violenza famigliare ma che non sanno come uscirne». La sua testimonianza ed esperienza è stata recentemente portata anche su RAI 3 nella trasmissione “Sopravvisute” e in quella di Bruno Vespa.

«Le donne vanno amate, apprezzate, viziate, protette e coccolate, non violate, né sfiorate nemmeno con un dito! Insieme diciamo “NO ALLA VIOLENZA”, “BASTA VIOLENZA”, non solo oggi, ma 365 giorni l’anno!» ha esclamato l’assessora Belleri a conclusione dell’intervento di Moira.

Lo spettacolo ha catturato intensamente l’attenzione dei presenti grazie alla bravura di cantanti, attori e musicisti: Gennaro D’Amicis, Marco Renzi, Alberto Sarnico, Frank Danesi, Pierluigi Rolfi con i loro strumenti hanno accompagnato, insieme ai coristi Nadia Veneziani e Maurizio Pini, la bravissima cantante Sara Bondoli nell’interpretazione di brani famosi inerenti al tema della serata. Le attrici Alessandra Lancini e Susanna Zanolli hanno abilmente recitato monologhi drammatici rappresentanti momenti di violenza subiti dalle donne. In un’alternanza tra dramma e musica il gruppo è stato in grado di far percepire ai presenti le sensazioni e i pensieri delle donne vittime, rappresentando in modo convincente anche la rinascita e la speranza del ritorno ad una vita normale.  Messaggi forti, non solo volti a sensibilizzare in relazione a questa grande emergenza sociale, ma rivolti anche tutte le donne che si trovano in una situazione di sottomissione, costrette a subire passivamente la violenza altrui, indicando loro la via per poter rinascere grazie all’aiuto di professionisti e servizi predisposti per dare sostegno ed aiuto a coloro che hanno bisogno.

Emanuele Lopez