- Città di Rovato si è aggiudicata 5 linee di finanziamento del PNRR nel settore dello sviluppo digitale e della trasformazione elettronica della pubblica amministrazione. Com’è stato ottenuto questo importante risultato?
Con progetti semplici, chiari e con tempismo. Era necessario “validare” l’istanza di contributo entro una ristretta finestra temporale. Sembra una banalità, ma diversi Enti locali non si sono aggiudicati la contribuzione per aver mancato quella finestra.
I nostri progetti, poi, intendono implementare quanto già osserviamo viene utilizzato dall’utenza, sempre più frequentemente. Gli obiettivi sono una maggiore interazione tra cittadino e piattaforme informatiche, per sveltire i procedimenti e diminuire le code fisiche agli sportelli, nonché la possibilità di ottenere sempre più documentazione amministrativa per il tramite delle utenze digitali e delle caselle di posta elettronica o pec.
- I fondi a quanto corrispondono e per cosa saranno utilizzati?
I fondi di queste linee di finanziamento sono poco meno di 310.000 €, tutti destinati a migliorare l’esperienza informatica e digitale del cittadino-utente con la pubblica amministrazione: dall’implementazione del sito istituzionale, dove è possibile caricare istanze e reperire moduli, al miglioramento delle reti istituzionali, alla possibilità di accedere a più servizi tramite l’identità digitale.
- Spieghiamo in poche parole cos’è il PNRR di cui si sente tanto parlare?
PNRR è l’acronimo di “piano nazionale di ripresa e resilienza”: è il documento che ciascun Stato membro della UE deve predisporre per accedere al fondo europeo Next Generation EU, un pacchetto di 750 miliardi di euro costituito in parte da sovvenzioni, in parte da prestiti. Inizialmente si trattava di un poderoso programma di investimenti tesi a reagire allo shock causato dalla pandemia di Covid-19, in seguito al deflagrare del conflitto russo-ucraino il programma ha assunto, o dovrebbe assumere, sfumature parzialmente differenti.
- Aumento delle bollette dovuto alla crisi geo-politica internazionale, il Comune ne ha risentito?
Assolutamente sì, come gli altri Enti pubblici, come famiglie e imprese. La sola pubblica illuminazione ha visto aumenti progressivi delle bollette oltre il 200%. Per non parlare della fornitura di gas metano.
Il Governo è intervenuto con due tranche di contributi in parte corrente per i rincari energetici, ma il Comune ha dovuto comunque aggiungere una cifra pari per assicurare copertura finanziaria agli aumenti.
L’invito è all’utilizzo parsimonioso e di buon senso, indicazione sempre valida in linea generale, oggi ancor di più. È chiaro che il problema non si riduce all’adozione di comportamenti virtuosi, ma riguarda nuovi approcci alla produzione di energie, soprattutto in un Paese come l’Italia che non è produttore di materie prime, bensì grande trasformatore.
- Parliamo ora di politiche giovanili; progetti in cantiere?
A settembre partirà Spazio Giovani, il momento aggregativo che ha luogo negli spazi comunali di via Caratti. Conclusasi l’educativa di strada, con l’individuazione dei giovani maggiormente a rischio e dei luoghi di ritrovo abituale, si tratta ora di sviluppare, insieme ai ragazzi stessi, dei progetti che ne valorizzino le capacità e le aspirazioni.
È inoltre in fase di valutazione un insieme di proposte che hanno riscosso buon successo in un altro Comune lombardo, là realizzate con il supporto di realtà pubbliche e private, tra cui Regione.
Mauro Ferrari