Dopo solo pochi mesi dalla costituzione ufficiale (lo scorso aprile n.d.r.), arrivano prestigiosi riconoscimenti per Round Table Rovato Franciacorta 79. Abbiamo incontrato il suo ormai ex presidente e fondatore Matteo Corsini che, all’assemblea generale annuale Round Table Italia svoltasi a Riccione lo scorso giugno, è stato nominato nella stessa sera “Tabler dell’anno” e “Segretario nazionale di Round Table Italia”. Il riconoscimento è stato assegnato dal presidente RT Italia Leonardo Garilli e dal vice Marco Cavina; era presente per l’occasione anche Daniele Cusi, vicepresidente internazionale che il prossimo settembre riceverà la nomina a presidente internazionale.

Lo ricordiamo, per chi non la conoscesse, la Round Table è un’associazione a diffusione internazionale che svolge iniziative di carattere filantropico, dedicata a giovani professionisti, dirigenti, imprenditori, uomini d’affari e di cultura, responsabili di diverse attività lavorative. La sua principale finalità è quella di favorirne l’incontro, promuovendone l’amicizia e le intese personali. Tratto caratteristico è l’età dei suoi soci che deve tassativamente essere al di sotto dei 41 anni.

Matteo, puoi raccontarci il significato di queste due nomine?

«Sicuramente sono state entrambe inaspettate ed emozionanti, il riconoscimento come miglior “Tabler dell’anno” da parte di Round Table Italia, ha voluto premiare il forte impegno e la determinazione messi in campo da me e dal mio gruppo per la costituzione in tempi rapidi del club rovatese e per le molte iniziative realizzate prima e dopo la costituzione ufficiale di Round Table Franciacorta. Non è stato facile raggiungere questo obiettivo dato che, i requisiti per la costituzione di un nuovo gruppo, richiedono di dare dimostrazione di serietà, impegno sul territorio e condivisione dei valori fondamentali che stanno alla base di Round Table. Tra le iniziative svolte negli ultimi sei mesi, la collaborazione col gruppo Alpini, le “cene con ospite” a carattere culturale, la missione in Guinea Bissau dove, presso il villaggio di Jungudul, come RT Italia, abbiamo posato la prima pietra per la costruzione di un ospedale materno-infantile dotato di terapia intensiva.

La nomina a segretario nazionale è sicuramente un incarico importante e molto serio che richiederà un notevole impegno da parte mia in quanto dovrò seguire i club italiani, scrivere i verbali delle riunioni, tenere i contatti con le varie tavole e girare, insieme al comitato nazionale, visitando le diverse “tavole”. Questo incarico porta inoltre ad avere visibilità come rappresentanza in ambito internazionale. A settembre, per esempio, mi recherò a Maastricht, in Olanda, al World Meeting; qui incontrerò tabler provenienti da tutto il mondo e, oltre ad essere una bellissima esperienza, avrò anche delle grandi responsabilità nel rappresentare l’Italia.

Entrambe le nomine, mi hanno fatto piacere ma vorrei soprattutto spenderle a favore di Rovato, sia come prestigio per la Città per avere un cittadino riconosciuto a livello nazionale, sia come elemento di attrattiva per i giovani rovatesi che vorranno avvicinarsi alla nostra realtà, diventando a loro volta tabler, per poter dare un aiuto concreto al nostro territorio».

Come mai le dimissioni dal ruolo di presidente, essendo stato uno dei promotori e fondatori del Round Table Rovato Franciacorta?

«Le dimissioni da presidente sono state una conseguenza della nomina a segretario nazionale; i due ruoli sono infatti incompatibili in quanto potrebbero generare conflitti di interesse. Pertanto, pur essendo sempre presente nel club rovatese, ho passato l’incarico al nuovo presidente Alessandro Ghirardelli, che ha anche il ruolo di segretario del “Consiglio di Prima Zona”, uno dei più importanti, che vede il raggruppamento delle tavole di Milano, Torino, Tortona, Verona, Piacenza e Cremona».

Che messaggio possiamo dare ai giovani che potrebbero pensare Round Table come una realtà elitaria e “poco accessibile”?

Il nostro club è aperto a tutti coloro che vogliono impegnarsi seriamente per fare del bene agli altri; la caratteristica di RT è proprio quella di avere membri che abbiano un’età inferiore ai 41 anni. Io, per esempio, provengo da una famiglia normalissima, ho fatto le mie esperienze iniziando a lavorare come lavapiatti nei ristoranti e arrivando oggi ad avere una mia azienda che si occupa di vendita e montaggio di tende da sole. Non siamo quindi un club elitario ma, adoperarsi per fare del bene, necessita di impegno e determinazione; quindi la partecipazione richiede certamente la serietà e la dedizione oltreché la condivisione dei valori alla base di RT».

Quali progetti futuri avete come club per il territorio?

«Stiamo strutturando la consegna di borse di studio per il 2025. L’iniziativa, a favore degli studenti rovatesi, non sarà tuttavia basata sul riconoscimento degli andamenti scolastici ma finalizzata a premiare i migliori progetti proposti dai ragazzi. Progetti concreti quindi, poi realizzabili, che saranno premiati grazie al sostegno che la nostra associazione ha da parte di alcune benefattrici. Tra loro vorrei citare la sig.ra Lina Piantoni, insignita anche col riconoscimento di “Amica di Tavola”. Questo gruppo di promotrici valuta le nostre iniziative e le sostiene con contributi economici. L’obiettivo è quello di dare delle opportunità, tramite la rete Round Table e anche dopo la scuola, ai ragazzi che hanno delle capacità, inventiva e voglia di fare.

Un altro progetto che ci sta a cuore sarebbe l’istituzione di un gruppo femminile denominato “Ladies Circle”, accessibile a ragazze e donne (dai 18 ai 45 anni) che vorranno abbracciare le medesime finalità di RT. Altra attività che vorremmo mettere in campo è la realizzazione di un service trasversale, ossia un servizio per la collettività da condividere con le altre associazioni come Lions, Leo club di Chiari, in Viaggio con Fede, Rotary Cortefranca Rovato.

Partecipando ad un progetto nazionale abbiamo anche intenzione, come Round Table Rovato Franciacorta, di adottare a distanza ragazzi del Nepal e poterli sostenere nello studio; sarebbe bello riuscire ad adottare una scuola intera. Ci sono anche in programma diverse altre attività e collaborazioni. Le idee sono tante e, più persone vorranno dare il loro contributo ed avvicinarsi a noi, più progetti utili e ambiziosi si potranno realizzare».

Chi fosse interessato ad unirsi ad una realtà associativa così attiva e benefica può contattare direttamente il presidente Alessandro Ghirardelli al 335.77.05.276 o Matteo Corsini al 334.83.96.150.

Emanuele Lopez