Lo scorso 3 settembre 2023, nella splendida cornice della Sala del Pianoforte del Comune di Rovato, si sono svolte le premiazioni del Premio Nazionale Franciacorta, tenzone promossa dall’associazione In Vino Veritas, su particolare stimolo di Mariuccia Ambrosini e votata alla premiazione dei migliori contributi afferenti ai tre ambiti oggetto del concorso: Storia Contemporanea, Letteratura Contemporanea e Pedagogia.
Dopo i saluti istituzionali e il benvenuto al nutrito pubblico, il tutto ad opera dell’assessore alla cultura rovatese Valentina Bergo, e l’intervento dell’europarlamentare franciacortino Oscar Lancini, si è voluta onorare, grazie ad un breve intervento di Antonio Mossini, la memoria di Angiolina Bresciani, docente e figura a cui si è deciso di intitolare questa quarta edizione del Premio.
«Questa occasione è dedicata a tutte le donne, qui presenti e non – ha commentato Mossini – Mai come oggi si avverte la necessità di tutelare le donne dai soprusi che molte di loro, purtroppo, sono costrette a sopportare: tutelare significa prevenire e sono convinto che il tema della tutela abbia molto a che fare con la formazione e la cultura, veicoli essenziali di valori come il rispetto reciproco».
Passando, invece, alle premiazioni dei vincitori, il primo a prendere la parola è stato il prof. Paolo Gheda, presidente della giuria della sezione di Storia Contemporanea, il quale ha “incoronato” vincitore il collega prof. Paolo Borruso, autore del libro Debre Libanos 1937: il più grave crimine di guerra dell’Italia, dedicato ad indagare i terribili eventi che portarono all’omonima strage, perpetrata dai reparti coloniali italiani a danno di membri della chiesa copta etiope durante l’invasione del 1937.
Il premio della sezione Narrativa è andato, invece, a due autori, ambedue ritenuti meritevoli da parte della giuria presieduta dalla professoressa Carla Boroni: così, sia Giorgio Rascelli, autore de I nonni di Amatrice, sia Massimiliano Scuriatti, che ha firmato di recente il libro Le lacrime dei pesci non si vedono, hanno ottenuto il primo premio.
Infine, trionfatore della sezione Pedagogia, annunciato dal presidente della giuria prof. Andrea Bobbio, è stato Paolo Bonafede, autore de L’altra pedagogia di Rosmini: dilemmi, occultamenti, tradizioni.
Leonardo Binda