A poche ore di distanza dal caso segnalato a Brescia, anche a Cazzago San Martino è stato registrato un possibile contagio da virus Dengue. L’Ats (Azienda territoriale sanitaria) ha programmato un intervento straordinario di disinfestazione per la frazione di Bornato. Proprio come a Brescia, le squadre di operai comunali sono entrate in azione nella giornata.

La disinfestazione dell’area interessata con insetticidi, tramite interventi sia adulticidi che larvicidi, sia su suolo pubblico che nelle proprietà private, ha interessato le seguenti vie: Via Tito Speri fino incrocio Via Vincenzo Peroni, Via Giuseppe Angelini fino a rotonda Via Vincenzo Peroni, Via Pieve Vecchia fino a incrocio Via Pozzuoli, Via Villa di Sotto fino a incrocio Via G. Mazzini, Via XXV Aprile fino incrocio Via dei Mille, Via San Bartolomeo fino alla rotonda a raso di Via Gallo e Via Gasparo da Salò fino incrocio Via del Gallo. A titolo precauzionale sono state bonificate le aree del cimitero di Bornato e adiacente parcheggio e l’area esterna del Santuario Madonna della Zucchella.

Cos’è la febbre Dengue?

Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus. La dengue è conosciuta da oltre due secoli, ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Negli ultimi decenni, la diffusione della dengue è aumentata in molte regioni tropicali. Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone e questo pone di certo un grande interrogativo sugli effetti sempre più dirompenti della globalizzazione.

Sintomi e diagnosi

Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Prevenzione

Non è disponibile alcuna prevenzione per la dengue. Per chi vive o per chi prevede di viaggiare in aree in cui la malattia è diffusa, la misura più efficace consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare portatrici del virus. Le pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende sono quindi le uniche possibili. Dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata. Per ridurre il rischio di epidemie di dengue nei nostri territorio, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che trasmette la malattia. Ciò significa eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate ed effettuare vere e proprie campagne di disinfestazione che riducano la popolazione di zanzare della specie Aedes.

Mauro Ferrari