È stato ufficializzato nel corso di una conferenza stampa, tenutasi presso il centro sportivo Campo Maggiore di Rovato, il nuovo tecnico dell’ASD Rovato Calcio.
La scelta della società è ricaduta su Riccardo Poma, ex allenatore di Orsa Iseo, Calcio e Trevigliese.
A lui, il compito di guidare i leoni bianco azzurri nel campionato d’Eccellenza (stagione calcistica 2021-2022). Il presidente Alberto Lancini, a nome del Club rovatese, ha stretto la mano di mister Poma, dandogli il benvenuto e augurandogli di fare un buon lavoro.
Andiamo a conoscerlo più da vicino:
Quando ha iniziato a giocare a calcio e quando ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore?
Come tanti altri all’Oratorio del mio paese, Telgate, all’età di 12 anni. La prima squadra militava allora nel campionato di serie C2. Ho seguito tutta la trafila del settore giovanile e anch’io ho giocato in C2 a Grosseto, Arezzo e in diverse squadre bresciane quali Ospitaletto, Darfo, Carpenedolo, Castelcovati e Orsa Iseo. Quanto alla carriera di allenatore, ritengo di aver avuto dei veri e propri maestri come Franzoni, Inversini e Nember, che mi hanno allenato e ispirato. In campo, ho ricoperto il ruolo di difensore centrale: la responsabilità di gestire la linea difensiva mi ha aiutato a calarmi nella parte. Sono inoltre diplomato ISEF e, negli ultimi dieci anni, ho allenato molti settori giovanili; questo ha contribuito ad ampliare ulteriormente il mio bagaglio tecnico.
La pandemia ha bloccato il calcio giocato. Come vede la ripresa, cos’è cambiato?
È cambiato tutto: il calcio dilettantistico delle “pr-cauzioni” (contrasti vietati, assenza di pubblico in tribuna) è un calcio strozzato. La ripresa è fortemente condizionata dal ritmo con cui verranno somministrati i vaccini anti-Covid. Mi auguro che non vengano continuamente interrotte le competizioni per casi di positività, perché questo comprometterebbe gli allenamenti e minerebbe l’integrità dei campionati.
Il momento più bello e il più difficile da quando Lei è allenatore.
Sarebbe scontato rispondere il passaggio in Eccellenza o la finale play-off sempre di Eccellenza con il Calcio. Spesso, i momenti più belli sono determinati da quelli più difficili che li precedono. Ricordo quando subentrai alla guida tecnica della Trevigliese, nel corso di una stagione disastrosa, riuscimmo comunque a salvarci nella finale play-out.
Fu un’immensa soddisfazione.
Torna ad allenare in Eccellenza, quali sono le difficoltà di questa categoria?
L’allenatore deve capire quali sono i pregi e i difetti del proprio gruppo, dopo che la società ha fatto lo sforzo di allestire una rosa adeguata alla categoria per qualità tecniche. È necessario dare un’impronta convincente perché in Eccellenza, spesso, c’è il meglio del calcio dilettantistico.
Cosa l’ha convinta ad accettare di allenare l’ASD Rovato?
Aspettavo da tempo la chiamata di una società ambiziosa. Ho accettato la proposta dell’ASD Rovato Calcio e sono onorato di essere stato scelto.
Ritengo che il progetto sia serio e abbia buone basi per crescere in un immediato futuro.
Questa opportunità coincide con le mie aspettative.
Cosa si augura e cosa augura all’ASD Rovato Calcio?
Migliorare il tasso tecnico tattico. Anche di poco, con un progetto spalmato su più anni.
Dobbiamo avere i piedi per terra e il coraggio di guardare un “po’ più in alto”.
Mauro Ferrari