L’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali bresciani punta al rinnovamento, ma sceglie l’esperienza. La nuova compagine, che conta ben 6 consiglieri nuovi su un totale di 9, sarà infatti guidata da Gianpietro Bara già presidente dal 2009 al 2017. Al suo fianco, come Vicepresidente, Anna Mazzoleni. Il ruolo di Segretario dell’Ordine è stato assegnato a Aldo Sardini e nuovo Tesoriere sarà il Consigliere uscente Mauro Guerrini. Completano la squadra i nuovi eletti: Daniela Conte, Angela Ortogni, Salvatore Agliata, Federica Mereghetti e Giacomo Valtorta. Dottore Agronomo, con una Laurea in Scienze Agrarie presso l’Università Milano e iscritto all’Albo dal 1993, è un libero professionista, titolare di studioZea con sede in Rovato, si occupa di: progettazione paesaggistica, recupero ambientale, pianificazione territoriale e progettazione sostenibile del verde urbano. Ha già ricoperto cariche istituzionali ordinistiche a livello provinciale e regionale. L’agronomo è un professionista che si occupa di agronomia, studiandola come scienza pura o applicata. Oltre la libera professione, può essere impiegato nelle aziende, nell’industria agraria, in ambito ambientale o agroalimentare, edile, energetico o in qualità di funzionario o dirigente in uffici pubblici o privati. In particolare, l’agronomo applica le proprie competenze tecniche per guidare gli interventi di antropizzazione sul territorio e l’ambiente, sui fattori che determinano qualità e quantità della produzione agricola e zootecnica. Opera prevalentemente nell’ambiente rurale con applicazioni anche in ambiti urbani. L’agronomo s’interessa anche degli aspetti economici, ecologici e progettuali legati all’ambiente urbano ed extra-urbano. Oltre all’importante funzione di consulente per la conduzione tecnica, economica e produttiva dell’azienda agricola, l’agronomo ha specifiche competenze professionali anche in tutto ciò che riguarda il territorio rurale e le funzioni ad esso collegate. Fondamento dell’attività professionale per l’agronomo è specifica competenza nelle questioni tecniche, legali e amministrative legate al territorio e all’ambiente, con particolare riferimento alle “stime” di beni mobili ed immobili e al loro relativo uso. Inoltre l’agronomo, inteso come “gestore del territorio”, assume ruoli specifici in settori interdisciplinari, quali quello “Biologico-paesaggistico-urbanistico” che richiedono le sue conoscenze per lo studio dell’Impatto ambientale di opere complesse quali quelle a rete (strade, linee ferroviarie, impianti per il trasporto dell’energia ecc.), delle cave e delle discariche. La pianificazione territoriale, per l’armonizzazione dell’ambiente rurale con l’insediamento edificato, residenziale o produttivo diffuso. L’arredo urbano, nell’ambito della realizzazione di spazi verdi nelle grandi aree metropolitane; la sempre crescente richiesta di interventi manutentivi sul verde esistente, molte volte anche con valore storico. Altro settore dove l’agronomo può operare è quello urbano, sia dal punto di vista edilizio che ambientale. Nella provincia di Brescia esercitano 250 iscritti, dei quali l’80% è rappresentato da dottori agronomi e il 20% da dottori forestali. «Esprimo soddisfazione per quella che in effetti è una riconferma – ha dichiarato alla stampa Bara – Ringrazio la presidente uscente, Elena Zanotti, per il grande lavoro svolto negli ultimi 4 anni, che consente al nuovo Consiglio di partire con il piede giusto. Ho il dovere di mettere a disposizione l’esperienza già maturata nei precedenti mandati, sia provinciali, sia regionali, con una squadra quasi interamente rinnovata grazie una buona componente giovane. Ritengo sia importante proseguire nel processo di affermazione e ammodernamento della professione, migliorando ulteriormente la struttura ordinistica in un contesto di nuove sfide. Intendo inoltre lavorare per favorire l’accesso dei giovani, anche in sinergia con il corso di laurea attivato dall’Università di Brescia».
Mauro Ferrari