L’emergenza pandemica ha portato per un lungo periodo ad una riduzione degli spostamenti non necessari, ad un azzeramento della vita sociale (cene e aperitivi), al ricorso dove possibile allo smart working, alla chiusura delle scuole con le lezioni svolte in DAD (didattica a distanza) e quindi bambini e ragazzi a casa, alla chiusura dei luoghi dove praticare sport come piscine e palestre… tutte misure necessarie, che hanno però concentrato lo svolgimento della vita delle persone all’interno della propria abitazione.
Questa situazione ha necessariamente portato ad una modifica del proprio stile di vita e della cura di sé, perlopiù in senso peggiorativo: maggiore sedentarietà, disponibilità di cibo a qualsiasi ora del
giorno, aumento dello stress psicologico e necessità di “coccole” ed autogratificazioni, alimentari con un conseguente e frequente spostamento della lancetta della bilancia verso l’alto.
Tale condizione, ha interessato molto più noi donne. Sono le donne che nella maggior parte dei casi hanno dovuto fare fronte contemporaneamente a smart working e sovraccarico di lavoro familiare destreggiandosi con prestazioni degne di un acrobata circense tra lavori di casa, didattica a distanza, pizze con lievito madre, torte degne di un reality di pasticceria e maratone di cartoni animati.
Oggi rimettere noi stesse al centro non solo è possibile, ma doveroso.
Ce lo dobbiamo: recuperare il peso perduto non solo per rientrare in quel vestito che vogliamo mettere nella primavera che sta arrivando, ma per riprendere in mano la nostra salute ed il nostro benessere psico-fisico.
No quindi a tutte quelle “tattiche” frequentemente messe in atto per raggiungere in fretta l’obiettivo, frutto di informazioni carpite da giornali di gossip piuttosto che da internet o dalla vicina di casa e che tendono alla demonizzazione di alcuni alimenti che diventano improvvisamente banditi (come il carboidrato, per esempio, a volte quasi ritenuto invenzione del diavolo e frutto di tutti i mali estetici femminili) creando uno squilibrio dentro uno squilibrio.
La verità è che non servono stravolgimenti di vita o improponibili rinunce, ma solamente due “ingredienti”: piccoli accorgimenti mirati alimentari in linea con il funzionamento fisiologico del nostro corpo e qualche minuto di una semplice ma efficacie attività fisica personalizzata intra casalinga ideata dal Metodo Zangirolami.
Così anche se i centri sportivi sono ancora chiusi e molte limitazioni permangono, riprendere in mano il proprio corpo non sarà difficile e con il giusto aiuto la bilancia, lo specchio, ma soprattutto noi stesse potremmo tornare ad esserci amiche.
Metodo Zangirolami e questo un riequilibrio dei ritmi alimentari e fisiologici del corpo con miglioramento del metabolismo tramite alimentazione e tecniche motorie specifiche.