Sin dalla sua remota fondazione, Lombardia Carne è sempre stata la festa “identitaria” di Rovato, della sua vocazione a metà strada tra i vigneti della Franciacorta e le pianure della Bassa, esito di una tradizione millenaria di allevamento e di una cultura, altrettanto antica, legata alla sua macellazione e lavorazione.
Per inaugurare al meglio questa 133esima edizione della kermesse, abbiamo fatto due chiacchiere con il sindaco di Rovato, Tiziano Alessandro Belotti.
Sindaco, partiamo dalle novità: cosa dovranno aspettarsi coloro che prenderanno parte a Lombardia Carne in questa prossima edizione?
L’edizione 2024 porta con sé numerose novità. Eccone alcune. Sabato sera ci si potrà sedere ai tavoli del Gran galà del Manzo all’olio, organizzato dai ristoratori di Rovato e aperto al pubblico su prenotazione. Nel pomeriggio di sabato a Rovato viene siglato un accordo con altri cinque Comuni per la costituzione delle Città della Carne, con l’obiettivo di promuovere a livello nazionale la cultura della carne e le rispettive manifestazioni. Domenica mattina, dopo l’inaugurazione, sarà coinvolto il noto giornalista Edoardo Raspelli in un convegno dedicato all’importanza delle materie prime nella ristorazione. Abbiamo infine organizzato un salone di prodotti tipici lombardi extra-ordinari, che per la prima volta viene realizzato a Rovato.
A differenza di tanti Comuni del territorio, che spesso contano per simili manifestazioni sull’ausilio di partecipate o associazioni, Lombardia Carne è organizzata internamente dai vostri uffici: un compito non indifferente…
La manifestazione è così radicata nella nostra comunità che nessun sindaco in questi 133 anni ha mai avuto dubbi sul fatto che dovesse essere organizzata e gestita direttamente dal Comune, colsuo personale e con i suoi amministratori. Quasi fosse un vero e proprio servizio offerto dal Comune alla gente di Rovato e alla gente che giunge da mezza Italia per parteciparvi conentusiasmo. Naturalmente, soprattutto in questi ultimi anni, si sono costruite notevoli collaborazioni con professionisti della comunicazione e della promozione, e con professionisti della qualità, del cibo e del vino che hanno arricchito notevolmente la manifestazione.
Nella locandina ufficiale dell’evento campeggia il motto “a Lombardia Carne, la Lombardia raddoppia!”: può spiegarci meglio cosa significa?
La nostra Regione è spesso associata a attività economiche come manifattura, industria meccanica finanza e costruzioni. Ci sfugge che la Lombardia, e la provincia di Brescia in testa, è tra le prime in Italia nel settore agricolo. Questo significa anche una grande predisposizione alla esistenza di prodotti tipici. Poiché la nostra fiera del bestiame a Rovato porta il nome di Lombardia Carne, abbiamo pensato a un salone dove esporre alcuni dei migliori prodotti agroalimentari lombardi. Saranno presenti 24 espositori provenienti dalle 12 province lombarde: questo ci permette di affermare che raddoppiamo il valore della Lombardia agricola; per questa ragione a Rovato la Lombardia raddoppia.
Con ormai alle spalle diverse edizioni in qualità di primo cittadino, sicuramente lei è osservatore privilegiato per sottolineare il valore economico e identitario di questa manifestazione. Cosa si sente di dirci a proposito?
La tradizione fa parte del DNA di una comunità. Anche se nell’ultimo secolo il settore primario ha perso parte del proprio valore economico nel contesto di Rovato e di tutta Italia, rimane parte della nostra storia. Di una storia comune, di generazioni che intorno alla fiera, intorno agli scambi e alle relazioni che in essa si sono riconosciute. È pertanto il valore sociale, ancor più cheeconomico, a condurre la manifestazione: ritengo pertanto di continuare a valorizzare, intanto che sarò sindaco, il suo alto valore di storia e di cultura del territorio.
Infine, con grande coraggio, il 2 aprile 2022, dopo due anni di pausa legata alle vicende sanitarie del periodo, la rassegna è tornata a un giorno dalla fine dello stato d’emergenza nazionale, proseguendo per il 2023 e ora per il 2024: quale futuro s’immagina per questo appuntamento?
Credo che manifestazioni come Lombardia Carne avranno sempre più successo: stiamo cercando ogni giorno di più il contatto con la terra, ogni giorno di più esistono turisti e curiosi che si muovono alla ricerca di prodotti tipici, di cibi genuini, di prelibatezze legate al territorio. Il modesto contributo che a Rovato possiamo dare a questi movimenti con la tradizione di trattorie e ristoranti, di cantine e allevamenti ha il suo apice proprio a Lombardia Carne, momento in cui tutte queste esperienze si concentrano. D’altra parte uno dei lussi più grandi che possiamo desiderare è di mangiare e bere alimenti e prodotti di grande qualità, cucinati con sapienza e passione. Noi siamo quello che mangiamo, e a Rovato, in tutta la Franciacorta, questi elementi trasudano durante tutto l’anno: nella fiera, ai mercati, nelle macellerie, nei ristoranti e nelle cantine.
Leonardo Binda