Lombardia Carne non è solo una fiera ma una importante testimonianza che celebra allevatori, tradizione culinaria e territorio.
È con grande entusiasmo che Rovato accoglie la 133esima edizione di “Lom-bardia Carne”, una festa che non soltanto ribadisce l’im-portanza cruciale del settore dell’allevamento e della carne, ma che celebra la ricca tradizione culinaria e gastronomica del nostro territorio.
Sull’argomento abbiamo intervistato l’Onorevole Danilo Oscar Lancini (nelle foto).
Onorevole Lancini, in Europa in questi giorni si parla molto di Agricoltura, che aggiornamenti ci porta dal parlamento?
In questo contesto, i tanti appuntamenti di Lombardia Carne ci ricordano il contributo fondamentale che l’agricoltura e l’alleva-mento apportano alla nostra economia, fornendo una occasione straordinaria per apprezzare il risultato del lavoro dei nostri agricoltori e allevatori, onorandone l’impegno e la dedizione nel garantire alimenti di altissima qualità sulle nostre tavole, mentre qualcuno lavora per sostituirli con cibi sintetici e insetti.
A questo proposito non possiamo né dobbiamo ignorare il fatto che, purtroppo, le decisioni della Unione Europea stiano influenzando negativamente il settore agricolo.
Provvedimenti e normative che spesso mancano di sensibilità verso le realtà locali stanno mettendo a dura prova la sostenibilità e la competitività delle nostre aziende agricole, aiutate e soste-nute da chi, anche italiani, vota a favore di queste misure.
Si cita spesso “l’Europa dei Burocrati”, è una affermazione che vale anche per questi temi?
La burocrazia eccessiva e le politiche che sembrano disconnettersi dalla nostra realtà locale rischiano inoltre di minare gli sforzi degli agricoltori e degli allevatori.
È nostro dovere, come rappresentanti e difensori della nostra comunità, esprimere la necessità di una revisione critica di tali politiche europee.
Dobbiamo lavorare insieme per garantire che le decisioni prese a livello europeo siano sensibili alle esigenze specifiche delle nostre terre e delle nostre imprese.
Eventi come questo difendono le nostre tradizioni, celebrando la ricca tradizione culinaria e gastronomica del nostro territorio.
Si tratta inoltre di una vetrina eccezionale per esaltare le eccellenze del nostro settore primario e per promuovere la cultura enogastronomica che caratterizza la nostra comunità.
Lei ribadisce spesso che le tradizioni sono importanti, anche fiere come questa rientrano nella filiera di ciò che è importante valorizzare?
L’impegno di riproporre ogni anno questa fiera assume una rilevanza ancor più importante a fronte del contesto in cui viviamo, che presenta sfide significative per il settore agricolo, con l’Unione Europea che spesso adotta decisioni e normative che sembrano distanti dalla realtà locale.
Questi provvedimenti, a volte privi di sensibilità verso le specificità delle nostre terre e delle nostre imprese, mettono a dura prova la sostenibilità e la competitività delle aziende agricole bresciane.
È preoccupante constatare che, talvolta, le scelte europee ricevano il supporto anche di rappresentanti italiani, rischiando così di com-promettere la prosperità del nostro settore agricolo.
La presenza di una burocrazia eccessiva e politiche che sembrano disconnettersi dalla realtà locale è un ulteriore ostacolo che minaccia gli sforzi degli agricoltori e degli allevatori bresciani.
È imperativo, pertanto, che la comunità si faccia portavoce della necessità di una revisione critica delle attuali politiche europee.
Ed è altrettanto importante collaborare con determinazione per assicurare che le decisioni prese a livello europeo siano sensibili alle esigenze specifiche delle nostre terre e delle nostre imprese agricole.
Sappiamo che cerca di essere presente ogni anno a questa fiera e il suo appoggio è un chiaro messaggio di supporto e di sostegno non solo all’evento in sé ma a tutto ciò che rappresenta…
Non solo vi partecipo da anni ma insisto sempre anche nel portare i miei figli e nel far capire loro perchè è importante esserci.
In qualità di rappresentanti e difensori di questa comunità, sento come un dovere quello di esprimere con forza la necessità di una visione più equa e orientata alla sostenibilità nell’ambito delle politiche agricole europee.
Dobbiamo impegnarci attivamente nel promuovere il dialogo e nella ricerca di soluzioni che salvaguardino gli interessi delle nostre imprese agricole e che favoriscano una connessione più diretta tra le istanze locali e le decisioni europee.
Per questo motivo, la mia partecipazione e il mio sostegno a quest’evento sono per me un’opportunità preziosa per mettere in evidenza queste problematiche e per continuare a rappresentare al meglio gli interessi della nostra comunità in Europa.
Attraverso il dialogo aperto e costruttivo, possiamo lavorare insieme per plasmare un futuro in cui le politiche agricole europee siano allineate alle esigenze e alle peculiarità delle nostre terre, garantendo così la prosperità e la sostenibilità a lungo termine del nostro settore agricolo.
Sono quindi grato di poter partecipare a questa meravigliosa occasione di confronto e continuerò, come fatto finora, a rappresentare al meglio gli interessi della nostra comunità in Europa.
Alice Consolati