Nel soleggiato e caldo pomeriggio di domenica 13 settembre mons. Mario Metelli (nella foto centrale) ha fatto il suo ingresso ufficiale nella comunità rovatese, accolto con gioia dalla cittadinanza e dall’Amministrazione comunale.
Facendo un passo indietro ricordiamo che la nomina di mons. Metelli è giunta a seguito della decisione di mons. Cesare Polvara di lasciare l’incarico di parroco e comunicata ai fedeli nello scorso mese di maggio.
La comunità si era poi riunita per una messa di saluto nel mese di giugno.
L’incarico di amministratore parrocchiale era poi stato affidato pro-tempore a don Giuliano Massardi parroco di Villa Pedergnano.
La giornata di ingresso del nuovo parroco è iniziata alle 14.30 con l’arrivo di mons. Mario presso il santuario di Santo Stefano per l’affida-mento alla Vergine Maria Incoronata ed il saluto speciale portato da giovani ed adolescenti.
A seguire il corteo si è diretto verso p.zza Cavour, accompagnato dalla banda cittadina; qui si è celebrata la Santa Messa preceduta dal rito di immissione del nuovo parroco.
Erano presenti per la Città di Rovato il sindaco Tiziano Belotti insieme ad alcuni assessori e consiglieri.
Durante l’omelia mons. Mario ha ringraziato tutti per la festosa e gioiosa accoglienza; agganciandosi alle letture fatte, ha rimarcato il messaggio di Gesù: «…“bisogna saper perdonare fino a settanta volte sette”; ognuno però deve fare la sua parte; Gesù ha fatto la sua, ma a noi è richiesto di fare la nostra, non solo nel saper perdonare, ma anche nel contesto della quotidianità che viviamo».
Ha voluto comunicare ai fedeli 3 cose belle e 3 preoccupazioni che lo accompagnano: «Tra le cose belle trovo la fiducia da cui sono avvolto e che so di non meritare ma che vivo come dono di Dio; una fiducia che ho trovato a Chiesanuova, Ospitaletto ed Erbusco, che è stata la mia prima esperienza di parroco, Berlinghetto e Travagliato; in tutti questi posti ho ricevuto fiducia prima ancora di essere conosciuto.
La seconda cosa è la bellezza di Rovato: da quello che ho capito Rovato è bella perché la gente ha tanta passione e dedizione in ciò che fa. Quando mi incontrerete vi chiedo il favore di raccontarmi la cosa più bella che vi sta a cuore, partiremo quindi dalla bellezza delle cose per poi affrontare anche i problemi.
La terza cosa che mi dà molta serenità, è la consapevolezza di essere in cammino su una strada intrapresa da tante persone prima di me: ringrazio mons. Cesare Polvara,don Gianmario Chiari fino ad arrivare a mons. Zenucchini.
Infine non mi sento solo perché ci sono a fianco a me tutti i sacerdoti, le suore e voi comunità di Rovato insieme ad una squadra di protettori: la Madonna, San Giuseppe, San Giovanni Battista, Sant’Andrea, San Giovanni Bosco, San Carlo, ecc. abbiamo con noi “la crème” del paradiso».
«Tra le preoccupazioni – ha continuato – trovo: la mia età in quanto forse Rovato si sarebbe meritata un parroco più giovane, ma c’è don Giuseppe che mi aiuterà molto e comunque mi sento giovane nel cuore.
La seconda è la complessità della realtà rovatese: 6 parrocchie con la loro tipicità che va rispettata, valorizzata; tante le associazioni e le realtà di volontariato, tante le iniziative.
Una grande ricchezza ma anche una grande responsabilità ossia quella di poter portare Cristo… lasciatemelo fare… desidero una grande cosa: poter essere parroco di tutti e di tutte le comunità indistintamente.
L’ultima preoccupazione è il momento presente che viviamo, la pandemia, la situazione sociale, i lutti, le incertezze del futuro. Ci sono tanti bisogni, tante povertà, tante sofferenze.
La comunità cristiana è chiamata in questa situazione a trovare risposte con la forza del Vangelo, abbiamo tanto da dire e da dare come cristiani. Non aspettatevi da me la bacchetta magica, non lasciatemi solo, ma camminiamo insieme percorrendo anche strade nuove.
Il futuro ci chiede questo, fedeli all’uomo e a Dio, affidiamoci alla Provvidenza ognuno facendo la sua parte e perdonando fino a 70 volte sette».
Ricordiamo che mons. Mario Metelli (classe 1955), originario della parrocchia di San Vigilio di Concesio, è stato ordinato sacerdote il 9 giugno del 1979, è stato vicario cooperatore a Chiesanuova dal 1979 al 1987, successivamente vicario parrocchiale ad Ospitaletto (1987-1999) ed ha avuto il suo primo incarico come parroco ad Erbusco presso la parrocchia di Santa Maria (dal 1999 al 2009), a seguire è stato parroco a Berlinghetto (2013-2019) ed a Travagliato (2009-2020); infine l’inca-rico per l’unità pastorale di Rovato dove è divenuto parroco delle parrocchie di Santa Maria Assunta, S. Giovanni Bosco, S. Andrea Apostolo, S. Giuseppe, S. Giovanni Battista a Lodetto e S.ta Maria Annunciata alla Bargnana.
Benvenuto don Mario, la comunità Rovatese è felice di averla fra noi e speriamo possa rimanere a lungo!
Emanuele Lopez