European Rugby Champions Cup Round 3, Thomond Park, Limerick 10/12/2016 Munster vs Leicester Tigers Munster's Simon Zebo breaks to score their first try after an offload from Conor Murray Mandatory Credit ©INPHO/Dan Sheridan

Non sembra terminare la lunga contesa, originatasi a seguito dell’esonero del D.O.R. (Director Of Rugby) Daniele Porrino, tra la dirigenza dell’A.S.D. Rugby Rovato da una parte, e tesserati, giocatori e membri dello staff che si sono dimessi dall’altra.

Numerosi sono stati i colpi di scena verificatisi nelle ultime settimane: l’incontro organizzato dai tesserati lo scorso 15 gennaio presso la sala civica del Foro Boario e disertato dalla dirigenza del Rugby Rovato; la dichiarazione di interruzione della sponsorizzazione fatta da Osvaldo Bosetti (a.d. di Nordival e main sponsor) sempre nella medesima riunione; la richiesta del nullaosta da parte di 30 giocatori della squadra Seniores per la ricerca di nuove formazioni in cui inserirsi; l’esposto presentato da una trentina di tesserati chiedendo l’intervento dell’Amministrazione Comunale (proprietaria degli impianti sportivi) per promuovere un incontro risolutivo tra le parti.

È proprio sull’onda di questo ultimo atto che il sindaco Tiziano Belotti è così intervenuto sulla vicenda con una lunga lettera indirizzata al presidente del Club Pierangelo Merlini e alla F.I.R. (Federazione Italiana Ragby), con la richiesta di intervenire immediatamente per risolvere la situazione.

Nella missiva vengono brevemente richiamati una serie di fatti quali: la mancanza di convocazione di un’assemblea richiesta dei tesserati e non concessa perché “…i tesserati non sarebbero soci”; il disagio nella gestione del club manifestato da 30 giocatori della Prima squadra; il divieto di accesso e la manomissione delle strutture sportive di proprietà comunale con la sostituzione delle serrature dei cancelli di ingresso; ecc.

Scrive Tiziano Belotti:

«Alla luce di quanto sopra, ritengo che atteggiamenti e comportamenti tenuti negli ultimi tempi dalla dirigenza dell’A.S. Rugby Rovato siano ampiamenti ingiustificati e grandemente lesivi dell’onorabilità della Associazione stessa e della città di Rovato che rappresento. […] Il Rugby Rovato, caro Presidente, non è di proprietà privata. È un bene pubblico che si alimenta con la passione e con l’impegno di tutti coloro che credono nei valori di questo nobile sport [..]. Quelle stesse persone a cui lei, caro Presidente Merlini, sta impedendo in tutti i modi di partecipare alla vita associativa, perché sarebbero “semplicemente” atleti e tesserati e atlete tesserate, e non soci. Una distinzione cavillosa e pretestuosa, degna di ben altri ambienti, e non certo di quelli sportivi, con la quale Lei sta escludendo deliberatamente i suoi ragazzi dalla partecipazione alla Associazione […]».

Conclude infine il Primo cittadino:

«[…] A questo punto chiedo a Lei, caro Presidente Merlini e a tutti i componenti del Direttivo, di attivarsi immediatamente e di procedere senza alcun indugio ad associare tutti i vostri atleti e volontari che ne faranno semplice richiesta, senza pretendere il pagamento di nulla, o comunque tramite la richiesta di una cifra semplicemente simbolica, e di procedere successivamente alla convocazione di una Assemblea dei soci che dovrà eleggere democraticamente un suo organo di governo e discuterne le strategie gestionali. Ponendo così fine ad una situazione di irragionevole e assoluta mancanza di partecipazione alla vita democratica dell’associazione […]».

Non si è fatta attendere la reazione a questa missiva; dopo pochi giorni infatti i Soci dell’A.S.D: Rugby Rovato hanno fatto pervenire al sindaco Belotti ed al presidente della Federazione Italiana Rubby, Marzio Innocenti, una lunga risposta argomentata punto per punto al fine di chiarire le cose ed essere trasparenti:

Scrivono i Soci sul futuro imminente del gruppo:

«In questo momento 250 ragazzi stanno allenandosi e divertendosi con strutture e tecnici di qualità. Ripartirà il campionato e ci saremo sicuramente con una squadra in serie C. All’appello mancheranno ormai certamente solo i 30 (o forse meno) giocatori della Seniores B. Il movimento non è per nulla distrutto, come lei afferma».

Continuano entrando nel merito delle scelte sportive della direzione:

«[…] Finché le richieste del progetto hanno riguardato lo sviluppo dell’attività di base e l’erogazione di servizi al territorio, abbiamo condiviso il progetto e lo abbiamo sostenuto economicamente. Ad un certo punto le richieste derivanti dal progetto hanno iniziato a prevedere nuovi investimenti non sempre finalizzati all’attività di base o servizi al territorio ma ad esempio a nuove strutture o ad ambizioni sportive sempre più professionistiche. Questo passaggio ha posto nei soci degli interrogativi sulla sostenibilità nel tempo di tali sforzi e sulla reale utilità per tutto il movimento (più di 250 tesserati) e non solo per i 30 o 40 tesserati che ne avrebbero tratto sicuro beneficio […]».

In merito all’esonero di Daniele Porrino rispondono:

«[…] A questo punto abbiamo capito che tra i nostri tesserati c’era una parte (i 250 che ancora oggi continuano l’attività) che volevano solo giocare ed allenarsi. Mentre alcuni tesserati con il supporto di una parte dei giocatori della Seniores B (30 o 40) volevano forzare la nostra mano sulle scelte future della società. La decisione è stata quella di esonerare l’allenatore con 6 mesi d’anticipo sulla scadenza naturale del contratto, in scadenza a giugno 2022. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di partire con il nuovo progetto, con un nuovo allenatore molto conosciuto ed un nuovo staff dirigenziale […]».

Il documento (visionabile in versione integrale sul sito del Club) evidenzia inoltre come, negli ultimi tempi, l’Amministrazione non abbia più partecipato alle attività del Club declinando di fatto molti inviti.

In chiusura una forte replica nei confronti del Primo cittadino:

«Infine, replichiamo puntualmente ad alcune notizie false che lei ha scritto sul nostro operato:

  • Non vietiamo l’accesso al campo o alle strutture ai tesserati. Le vietiamo ai non tesserati, per motivi assicurativi.
  • Abbiamo cambiato la serratura del cancello in quanto pochi giorni prima è stato asportato del materiale dal Centro Sportivo. Il Doposcuola e qualsiasi altra attività si è sempre svolto regolarmente.
  • La distinzione tra soci e tesserati è un pilastro delle associazioni private (sportive, partiti, volontariato, ed altre) non è un cavillo da noi inventato. il SOCIO ha delle responsabilità organizzative e patrimoniali, il TESSERATO usufruisce dell’attività organizzata dai soci. A esempio, il mutuo del campo lo pagano i soci affinché i tesserati giochino. Ai tesserati nessuno verrà a chiedere la rata da pagare.
  • La “scandalosa richiesta di un versamento di €1.000” è fatta ai soci sostenitori ogni anno. I soci ordinari versano €100 annui. Indipendentemente dalla cifra versata tutti i soci hanno pari diritti. Lei lo sa ma non lo scrive, perché? Qui c’è la conferma che i soci sostengono la società con denaro, come detto sopra. E fortuna che ci sono anche i soci sostenitori!
  • Il Consiglio Direttivo è stato regolarmente eletto ad aprile 2019 ed è in carica per 4 anni. Perché lei scrive “eletto da nessuno”?

Il danno di immagine a Rovato ed al Rugby non lo fanno le decisioni legittime prese dai soci dell’ASD Rugby Rovato. Il danno viene da quelli che vogliono buttarle nella pubblica piazza, magari condite da falsità, nella speranza di ottenere con la forza quello che non possono ottenere con il diritto. È da 45 anni che ci comportiamo seriamente».

Saranno queste le ultime parole della querelle? Quali delle fazioni “in campo” avrà ragione? Come sempre seguiremo gli sviluppi della situazione giorno per giorno e vi terremo informati.

Emanuele Lopez