Il Rotary Club Brescia Franciacorta Oglio (Distretto 2050) ha organizzato alcune serate particolari con l’obiettivo di sensibilizzare i soci presenti in relazione ad importanti tematiche di attualità sociale, ambientale e culturale. Gli eventi si sono svolti e si svolgeranno presso l’Hotel Touring di Coccaglio, location consueta per i ritrovi conviviali dei rotariani.
La serata si è tenuta lunedì 18 marzo ed è stata dedicata alla presentazione dell’at-tività svolta dalla “Fon-dazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica”.
Il presidente Silvestro Specchia ha introdotto l’argo-mento con un saluto rivolto ai soci e presentando i due ospiti e testimoni d’ec-cezione: l’imprenditore Matteo Marzotto ed il cantante Alberto Fortis.
Matteo Marzotto, si forma come dirigente industriale nelle aziende di famiglia (Gruppo Marzotto), andando poi a ricoprire ruoli manageriali in importanti imprese del mondo della moda, come per es. la casa di monda “Valentino” di cui diviene direttore generale.
Nel 2008 acquisisce la famosa “Maison Madeleine Vionnet” assumendone la direzione.
È stato anche presidente dell’”Agenzia del Turismo” ed oggi ha diversi ruoli ed incarichi a livello industriale. Oltre a ciò è tra i padri fondatori e presidente della “Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica”, volta a finanziare la ricerca per la cura di questa grave malattia.
Alberto Fortis, compositore, artista di fama riconosciuta; inizia la sua carriera nel 1979 e, da quell’anno fino ad oggi, la sua produzione artistica musicale è stata intensa e proficua con numerosi concerti tenuti nel corso in tutta Italia. Tra i suoi successi, l’album “La grande grotta” del 1981.
Fortis, nel corso della sua carriera, ha inoltre ricevuto un disco di platino ed uno d’oro per un milione e mezzo circa di copie vendute. Oltre alle sue abilità artistiche ha una grande sensibilità sociale; è infatti uno dei testimonial della “Fondazione per la Ricerca per la sulla Fibrosi Cistica” alla quale ha dedicato il suo nuovo singolo “I love you”.
Molto toccante la testimonianza di Matteo Marzotto: «L’idea della fondazione parte da una triste storia familiare; nel 1989 muore mia sorella Annalisa a causa della fibrosi cistica. Questa malattia, grave ed invalidante, di natura genetica, è presente fin dalla nascita. I portatori sani della malattia in Italia sono circa 2/2.5 milioni.
Due portatori sani inconsapevoli hanno il 25% di possibilità di generare un bambino malato. La fibrosi cistica altera le secrezioni di molti organi che, risultando più dense, disidratate e poco fluide, contribuiscono al loro danneggiamento. A subire la maggiore compromissione sono i bronchi e i polmoni: al loro interno il muco tende a ristagnare, generando infezione e infiammazione ingravescenti. Queste, nel tempo, tendono a portare all’insufficienza respiratoria. Oltre che respiratori, i sintomi sono anche a carico del pancreas. Nell’89 l’aspettativa di vita media era di 18 anni, oggi supera i 43.
L’Italia è l’unico paese ad avere una legge che da 25 anni indica alle regioni di istituire un centro di ricerca. Nel 1997, proseguendo l’opera di mio padre, col prof. Mastella abbiamo istituito la fondazione e fino ad oggi abbiamo finanziato 372 progetti di ricerca. Abbiamo 900 ricercatori distribuiti in 220 laboratori già presenti sul territorio.
L’Italia è uno dei paesi più avanzati e generosi del mondo nel settore della ricerca e ciò ha consentito di raccogliere negli anni oltre 40 milioni di € di cui 5 solo nel 2018.
Oggi, grazie alla ricerca, nel 2015 l’Italia (che ha avuto un prestigioso riconoscimento internazionale) ha messo a punto una molecola (la RN23765) che potrebbe divenire una medicina che consentirà al paziente di convivere con la malattia, senza accorciare la speranza di vita. Abbiamo bisogno di finanziamenti ma pensiamo verso il 2020 di trovare un’azienda farmaceutica che possa produrre un farmaco da diffondere nel mondo.
Il nostro Paese in tal senso è davvero un’eccellenza mondiale».
Alberto Fortis ha raccontato come la sua vicinanza al mondo del sociale derivi in primis dalle origini famigliari in quanto i suoi genitori erano medici.
È stato testimonial di diverse associazioni che fanno del bene: AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), City Angels (che si occupano di senza tetto), Unicef (ambasceria verso i bambini delle popolazioni native americane) ed ora per la “Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica”. In concomitanza della celebrazione dei 40 anni di carriera ha voluto dedicare il suo ultimo singolo “I love you” proprio ai volontari, ai malati ed a tutti coloro che sostengono la Fondazione. Questo è per lui grande motivo di onore ed orgoglio.
Come è nello spirito rotariano, che ricordiamo essere quello di mettere tanti professionisti diversi al servizio della collettività, il Rotary Club Franciacorta ha voluto infine donare un finanziamento all’associazione presieduta da Marzotto come contributo per la ricerca contro la fibrosi cistica.
Emanuele Lopez