Via Rudone, si rifà il look, grazie ai lavori di riqualificazione di via Fusia con la realizzazione del nuovo collegamento ciclo pedonale sulla Roggia Fusia.

In un colpo solo l’Ammini-strazione Belotti valorizza una parte di Rovato da anni dimenticata; un recupero funzionale di una parte del tessuto urbano del Comune che era dimenticato ed abbandonato a sé stesso da tantissimo tempo che oggi rende fruibile un passaggio sulla storica roggia rovatese. 

Numerose sono le rogge che si immettono nel fiume Oglio sia sulla sponda bresciana che in quella bergamasca.

In provincia di Brescia al posto del termine “roggia” si usa il termine dialettale “seriola”, anche se per la gente del posto la seriola Fusia altro non è che semplicemente la Fusia, o la seriola Castrina, la Castrina. Sono corsi d’acqua che non hanno un percorso rettilineo, come spesso accade quando interviene l’uomo, ma divagano e si approfondiscono nel livello della pianura conservando all’intono aree boscate. Per questo l’uomo le ha sfruttate in tratti canalizzandole.

La Fusia deriva dall’Oglio, passando sotto il monte Fuso o Fusio (da cui prende il nome) di Paratico e ai piedi delle alture di Capriolo, giungendo a Palazzolo, dove si divide in due rami. Uno di essi lambisce il territorio palazzolese, l’altro continua oltre Cologne, dove di nuovo si divide: un ramo per irrigare il territorio di Chiari, l’altro passando sopra Coccaglio, bagna il territorio di Rovato.

Dopo la realizzazione della struttura di fondazione e le spalle strutturali in calcestruzzo, l’impresa Wood Beton Spa di Iseo, affidataria dei lavori, da alcuni giorni ha posato la nuova passerella ciclo pedonale.

Wood Beton, è un punto di riferimento autorevole nella produzione di strutture e sistemi costruttivi industrializzati misti legno-calcestruzzo ed ha all’attivo strutture ad alto contenuto d’avanguardia che hanno riscritto le regole del fare: tempi, performance, costi e sicurezza sul lavoro.

Come il celebre Albero della Vita, simbolo di Expo Milano 2015, o la Strand East Tower di Londra, realizzata in un solo mese in occasione dei Giochi Olimpici 2012 o, ancora, il Teatro “La Fenice” di Venezia, che abbiamo ricostruito “com’era e dov’era” rispettando ogni singolo vincolo normativo.

Realizzata in legno lamellare, della dimensione di circa 7,00 m x 2,00 m, permetterà di collegare direttamente via Rudone con via Cesare Cantù attraverso la via Fusia, ovvero di raggiungere l’Oratorio e tutto il centro cittadino evitando a pedoni e biciclette la pericolosa strettoia su Via Lorenzo Gigli. 

I lavori, dell’importo complessivo di € 70.000, saranno completati con la sistemazione della pavimentazione stradale, con l’estendimento dell’impianto di illuminazione pubblica già parzialmente esistente, e con la riqualificazione del sistema di raccolta delle acque meteoriche.

Una piccola opera che recupera e rimette in sicurezza un pezzo importante della nostra città e che facilita e promuove la mobilità dolce, pedonale e ciclabile.

Mauro Ferrari