È iniziato il progetto “Industria e Manutenzione 4.0”. Gli studenti della classe 5^M dell’Istituto Professionale hanno incontrato nella Biblioteca Istituto Gigli di Rovato, l’ing. Diego Scarsi, che ha illustrato loro le caratteristiche dell’industria 4.0 presente nella propria azienda Faustinelli S.r.l. di Erbusco. L’Azienda nasce nel 1971 a Rovato come una piccola officina, oggi ha sede a Villa Pedergnano (Erbusco) in Via Gheda 7, con un’area coperta di 6.500 mq su un’area di 13.500 mq. Il core business è improntato per il 70% su automotive mentre il restante 30% nel mercato tessile ed elettrodomestico.
Cos’è l’industria 4.0?
Il termine indica la propensione dell’odierna automazione industriale ad inserire alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business, aumentare la produttività degli impianti e migliorare la qualità dei prodotti. È un concetto che nasce dalla cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, che sta portando alla produzione industriale interamente automatizzata e interconnessa.
Industria 4.0 indica un modello di produzione e gestione aziendale, che implica l’utilizzo di macchinari connessi a Internet (si parla di IoT – Internet of Things), raccolta e analisi delle informazioni per attivare processi di “Learning machine”, la possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo e di un miglioramento dell’interazione tra uomo e macchina.
La continua trasformazione digitale sta guidando l’innovazione in numerosi settori come l’agricoltura, l’energia, i trasporti e l’assistenza sanitaria. E mentre la produzione industriale tradizionale subirà delle contrazioni, il numero di fabbriche intelligenti (anche dette smart manufacturing), completamente connesse ed auto ottimizzate, crescerà. Questo trend innescherà un’importante e significativa spinta verso il miglioramento dell’efficienza, rappresentato da una riduzione del consumo di energia e dei tempi di fermo della produzione. Inoltre, le industrie potranno utilizzare componenti intelligenti per migliorare la gestione delle risorse, la catena di fornitura, la qualità e accorciare i tempi di commercializzazione.
Molti studi stanno provando a descrivere gli effetti dell’Industria 4.0, prevedendo quali saranno le nuove professioni e come cambierà il lavoro. Alcune ricerche prevedono la creazione di 200.000 posti creati in Italia, soprattutto nelle aree del management, informatica e ingegneria. Le competenze più ricercate saranno quelle del problem solving e quelle legate all’innovazione digitale nei processi industriali e quindi occorre preparare i lavoratori ad acquisire competenze digitali per le attività lavorative dei prossimi anni. Infatti, come riporta il World Economic Forum, il 44% dei lavoratori dovrà modificare le proprie competenze per essere competitivo.
Ci sarà bisogno di interagire con i macchinari e leggere i dati raccolti. Alcuni esempi di professionalità ricercate: analisti del business digitale, esperti di cybersecurity, hardware engineer e soprattutto sviluppatori, capitale prezioso quando si tratta di riconvertire aziende esistenti secondo i canoni del digitale e dell’industria connessa.
Il progetto, proposto dal prof. Antonio Mastropierro, si è articolato con lezioni in classe, stage presso la Faustinelli S.r.l. per la visione dell’azienda, una lezione alla classe del titolare dell’azienda Ing. Diego Scarsi, continuazione con lezioni in classe a cura del docente e infine nella produzione di un opuscolo a disposizione degli studenti interessati.
Mauro Ferrari