Già dai primi giorni di marzo è attivo a Lodetto un gruppo di volontari, denominato “Lodetto Solidale”, per il sostegno all’intera comunità della frazione di Rovato, dove abitano 1.500 persone prive di quei negozi di prossimità (generi alimentari e farmacia in primis) divenuti imprescindibili con l’avvento della situazione di emergenza. Grazie a trenta volontari – in gran parte giovani – il gruppo si è da subito adoperato per distribuire alla popolazione (soprattutto anziani e famiglie in quarantena obbligatoria) generi alimentari e medicinali dal capoluogo rovatese grazie anche alla collaborazione con alcune attività commerciali locali comunicata con un tempestivo volantinaggio porta a porta.
Il caso del gruppo “Lodetto Solidale” è balzato alla cronaca internazionale grazie alla presenza tra i volontari di Davide Martinelli (nella foto) ciclista professionista dell’Astana.
“Sono legatissimo al mio Lodetto – ha scritto sui social – dove sfortunatamente non c’è né una farmacia né alcun negozio di alimentari!
Dentro di me penso: è la mia occasione per rendermi utile e ripagare le tante persone che mi hanno sempre sostenuto negli anni, e dare una mano a chi in questo momento ne ha bisogno. Ho una bici, due gambe ormai non molto allenate e uno zaino”.
E ancora: “Sono andato a ritirare le medicine per una coppia di anziani, glieli ho consegnati sull’uscio di casa, ovviamente con le dovute precauzioni (mascherina e guanti) ho sentito un grazie che ancora ora mi rimbomba in testa. Sono l’uomo più felice del mondo, bello il ciclismo, bello tutto, ma essere utile al prossimo è impagabile”.
Grazie ad una raccolta fondi online e alla generosità dei privati cittadini e delle associazioni lodettesi (Alpini, GS Lodetto, squadre di calcio dell’oratorio) il gruppo ha anche distribuito ad ogni persona due mascherine lavabili, guanti monouso e confezioni famiglia di gel igienizzante.
Infine, il gruppo ha coinvolto anche 12 sarte locali per produrre circa 500 mascherine destinate ai bambini, con tanto di taglie, colori e fantasie personalizzate per ogni fascia d’età.
Un altro modo per sentirsi parte di una comunità attiva e solidale, e riuscire a strappare un sorriso dietro la mascherina, anche in questo momento difficile.
Stefano Fogliata