Riceviamo e pubblichiamo il resoconto di fine 2019 del Consorzio Franciacorta, già rivolto alle sfide 2020 del Docg:
“Sono certo che la soddisfazione che intendo esprimere per le attività svolte questo anno sia un sentimento condiviso da tutti noi.
Il 2019 è stato un anno intenso, ricco di attività che un passo alla volta ci avvicinano sempre di più all’obiettivo di raggiungere nuovi mercati, farsi apprezzare da un pubblico sempre più vasto e consolidare la notorietà ed il posizionamento del marchio Fran-ciacorta”.
Silvano Brescianini, Presidente del Consorzio Franciacorta apre così l’annuale Assemblea dei soci tenutasi questo pomeriggio alla presenza di imbottigliatori, viticoltori e vinificatori. L’anno 2019 volge al termine e, come di consueto, l’assemblea è il momento in cui si traccia il primo bilancio dell’anno che si sta concludendo, con un primo sguardo al 2020.
L’anno corrente ha visto la nascita di diversi progetti legati al mondo della didattica e partnership con importanti realtà del settore educativo quali Alma, CAST Alimenti, il Seminario Permanente Luigi Veronelli e l’Accademia Symposium, oltre che le scuole del territorio. Ricordiamo in particolare la collaborazione con l’Università degli studi di Brescia dove il nuovo corso di laurea in “Sistemi agricoli sostenibili” entrerà a far parte dell’offerta formativa del Dipartimento di Ingegneria civile, creando una cornice interdisciplinare che, attraverso la conoscenza e l’innovazione, consenta di passare ad una produzione agroalimentare sostenibile e a ridotto impatto ambientale.
“Non esiste un grande vino senza un grande territorio – prosegue il Presidente Brescianini – e c’è ancora moltissimo da fare per la valorizzazione della Francia-corta e soprattutto per la riscoperta della sua memoria storica. Il fatto che la Franciacorta si sia affermata, nell’immaginario contemporaneo, come forgiata dall’indole manageriale dei suoi imprenditori solo a partire dalla seconda metà del Novecento, ha lasciato per troppo tempo in secondo piano le sue origini”. A questo proposito è stata fortemente voluta la realizzazione del libro “Le origini del Franciacorta nel Rinascimento Italiano” che, con il prezioso contributo del Prof. Gabriele Archetti e di Andrea Grignaffini, ricostruisce la genesi del territorio, fin dai possedimenti claustrali e le curtes francae benedettine.
Un volume di grande valore per la Franciacorta che diverrà ancora più fruibile grazie alla realizzazione di un podcast e alla traduzione in inglese e tedesco.
Proprio questa unicità è alla base dell’apprezzamento che il Franciacorta sta ottenendo sui diversi mercati in cui è presente.
I dati di questo 2019, a fine ottobre, parlano ad oggi di una crescita rispetto ai risultati del 2018. Complessivamente, l’export sale al 14,5% del totale: a livello di singole nazioni, il Giappone si conferma al primo posto in termini di volumi, rappresentando il 18,3% dell’export totale, seguito da Svizzera (18,0%), Germania (12,2%), Stati Uniti (11,9%), e Belgio (4,8%). Gran parte dei principali Paesi destinatari dell’export presentano tassi di crescita positivi rispetto al medesimo periodo de-ll’anno precedente.
L’attenzione verso gli estimatori di Franciacorta oltre confine resta infatti un elemento cardine della strategia del consorzio; oltre al consolidamento nei mercati target su cui già si lavora da alcuni anni, si è attivato un nuovo progetto in Cina, con la collaborazione del giornalista Jean Claude Viens che consentirà di iniziare una prima fase di esplorazione di questo importante quanto complesso mercato.
A seguito di una ricerca condotta su alcuni testi cinesi si è evinto che non esisteva una traslitterazione corretta in ideogrammi della parola Franciacorta. Si è quindi lavorato, coinvolgendo esperti ed importanti giornalisti, per identificare un lemma che possa comunicare la raffinatezza del prodotto.
Il consolidamento dell’im-magine di Franciacorta è sempre più tangibile anche grazie al rinnovo degli ambienti della sede consortile che, ormai quasi ultimati, saranno un punto di riferimento e un luogo di rappresentanza per tutto il territorio. Conclude Brescianini: “Il programma di lavoro per il 2020 è intenso e stimolante. Quindi invito tutti a mettere le proprie migliori energie a servizio degli obiettivi comuni, affrontandolo con entusiasmo, positività e determinazione”.
Fonte: www.rovato.org