Durante l’ultimo Consiglio comunale di giovedì 25 Febbraio 2021, tra i numerosi punti tecnici all’ordine del giorno sono stati approvati due nuovi regolamenti comunali. La redazione dei testi portati all’attenzione dell’assemblea consiliare ha richiesto un lungo lavoro di studio ed elaborazione, in alcuni casi di applicazione di una norma di difficile lettura.
Il primo regolamento definisce il Canone Unico Patrimoniale, o CUP, che sostituisce i precedenti canone patrimoniale di concessione, di autorizzazione o di esposizione pubblicitaria, la tassa per l’occupazione di spazi e di aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni. La norma di riferimento del Legislatore statale, che ha imposto agli Enti Locali la creazione di questo novello CUP che rimpiazza tutte le precedenti fattispecie, è da rinvenirsi nella Legge 160/2019. L’Amministrazione comunale, seguendo in parte le indicazioni del Legislatore nazionale, ha ritenuto di eliminare diverse fattispecie imponibili: in sostanza non saranno più dovuti canoni e imposte sulla pubblicità che non è suscettibile di essere misurata e quantificata, come la pubblicità fonica, il volantinaggio, la diffusione di messaggio pubblicitario per il tramite di mezzi aerostatici, le proiezioni. Il CUP è definito in maniera tale che l’importo totale sia il medesimo dei precedenti dovuti, in alcuni casi in diminuzione, dato che i valori presi a riferimento sono il minimo possibile indicato dalla norma statale.
Il Canone mercatale sostituisce invece la previgente entrata inerente il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (la COSAP) e, limitatamente ai casi di occupazioni temporanee, i prelievi sui rifiuti. Anche in questo caso la norma di riferimento è contenuta nella Legge 160/2019. Il regolamento, prima dell’esame in sede di Consiglio comunale, è stato sottoposto allo scrutinio delle associazioni di categoria: la Lega Consumatori di Brescia e la Fiva Confcommercio di Brescia, le quali hanno espresso parere positivo. Nel caso, ad esempio, di un posteggio alimentare di 36 mq, per l’anno 2020 la tariffa rifiuti più la COSAP ammontavano a 466 Euro, mentre con il Canone Unico si scende a 449 Euro. Considerando un posteggio non alimentare di 41 mq, ad esempio un florovivaista, si cala da una tariffa 2020 di 323 Euro a un Canone Unico per il 2021 di 320 Euro. Piccole riduzioni, ma che vanno nella direzione giusta, soprattutto semplificando la definizione della tariffa e agevolando il contribuente sotto il profilo del pagamento.