Con delibera di giunta del 15 febbraio l’Amministrazione comunale ha aderito alla campagna #iopagoifornitori, ideata e promossa da Confindustria Brescia durante la pandemia, con la collaborazione e il supporto della Camera di Commercio di Brescia, dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, di Apindustria e di Confartigianato, di ANIMA, ICIM e FAI, federazione autotrasportatori italiani di Brescia.
Il Comune di Rovato già rispetta ampiamente i termini di pagamento fissati dai vari contratti sottoscritti, osservando buone prassi di gestione finanziaria e raggiungendo ogni anno tempi medi di pagamento delle fatture molto ridotti (in media 25 giorni) provvedendo alla liquidazione delle stesse anche con congruo anticipo sul termine di scadenza.
Ciò nonostante, l’iniziativa ha simbolicamente una grande importanza ed è svolta in stretta collaborazione con gli Enti e le Associazioni di categoria territoriali, al fine di rinforzare la catena delle responsabilità.
L’obiettivo della campagna e del manifesto è quello di sensibilizzare e stimolare le imprese ad adottare, in materia di pagamenti, soluzioni e comportamenti etici e trasparenti, nonostante le problematiche, anche di liquidità, legate all’emergenza Coronavirus. Evitando come accaduto in taluni frangenti che l’emergenza sanitaria fornisca ingiustificate premesse per interrompere tout court i pagamenti, mettendo a serio rischio le filiere produttiva e sociale.
Pagare i fornitori nel rispetto dei termini contrattuali e non interrompere la regolarità dei pagamenti sembra un passo banale: purtroppo negli anni la Pubblica Amministrazione in generale è stata protagonista di episodi poco edificanti e i tempi medi di pagamento di diverse Pubbliche Amministrazioni sono molto lunghi.
In un momento delicato come quello che le imprese stanno vivendo, rispettare i tempi di pagamento è segno di tangibile senso civico e imprenditoriale degli amministratori, non solo locali, e di chi fa impresa. Diligenza, correttezza e buona fede tra le parti sono fondamentali per costruire un solido rapporto virtuoso tra committenti e fornitori. Ogni piccolo insoluto rappresenta una ferita in un tessuto economico e sociale già duramente provato dalla mancanza di incassi.