Il mondo delle due ruote, così come quello delle quattro del resto, è ricco di appassionati e sognatori è in questo caso l’oggetto del desiderio è un mezzo a due ruote di tipologia Scrambler.
La moto Scrambler rappresenta una sorta di fusione tra il modello stradale e il fuoristrada.
La struttura somiglia molto più a una moto da strada ma alcuni dettagli la rendono adatta a percorsi off-road, pur non troppo impegnativi.
Le Scrambler montano manubri, pneumatici e rapporti da fuoristrada e, soprattutto, presentano una carrozzeria tendenzialmente minimal che si riduce al serbatoio, al parafanghi e persino il sotto-sella può essere facoltativo, a seconda dei modelli.
La passione del Gruppo Brixton Garage Italia si focalizza – in questo caso – su una moto dal gusto e dal fascino dello stile “classic cool” che prende il nome dal quartiere a sud di Londra, per segnare l’appartenenza a una tradizione britannica di moto scrambler e cafè racer di qualche decennio fa, ma il marchio è nuovo ed è di proprietà dell’azienda austriaca KSR e con un motore che parla in giapponese.
La gamma Brixton è attualmente composta da moto di piccola cilindrata; presentata come concept ad Eicma nel 2016 (L’EICMA, meglio conosciuta nel mondo come Milan Motorcycle Show e in Italia come Salone del ciclo e motociclo, è la più importante rassegna espositiva mondiale di riferimento per le due ruote a motore) oggi sta conoscendo una grande diffusione.
Il sodalizio Brixton Garage Italia, invece, è stato fondato da due motociclisti visionari Fabio Orsini e Fabio Carrozzo che tramite i loro canali online condividono le loro conoscenze tecniche e la loro passione.
Non è un’iniziativa ufficiale da parte di Brixton Motorcycles, ma un progetto indipendente al quale si è unita “La Betty” appassionata di moto fin da piccola divenuta ben presto collaboratrice.
Insieme hanno consolidato il gruppo continuando a farsi conoscere sui social (Facebook e YouTube) che uniscono ora migliaia di appassionati.
“Alle volte è strano come il desiderio di libertà e la voglia di migliorare si combinino.
Un’alchimia, pur essendo distanti temporalmente e geograficamente, ci lega, in quella che possiamo definire passione per la moto.
Non chiamateci “matti”, ma visionari.
Conosciuti per gioco o per un evento straordinario, ci siamo incontrati in quello che i tempi moderni chiamano “web”.
Ci piace pensare di essere caduti in una “rete” fatta di ingranaggi, cromature, voglia di correre e di stile seventy, Questo è solo l’inizio del racconto della nostra avventura”.
Fabio, Betty e Fabio hanno condiviso questo sogno con altre persone, creando un gruppo ormai consolidato di appassionati “brixtoniani”; dando vita a un progetto garage che mette insieme competenze meccaniche, design e comunicazione; colmando quel vuoto che c’è tra la casa madre e il biker, senza la pretesa in alcun modo di sostituire la rete commerciale.
Quando una passione è reale, concreta, non può fermarsi solo al virtuale e così a Giugno il Brixton Garage Italia ha organizzato un raduno Brixton sui colli Piacentini, a cui hanno partecipato riders da tutto il Nord Italia. Danny, ad esempio, è partito con la sua Crossfire 500 da Trento e con oltre 200km solo di andata ha affrontato il percorso più lungo.
Per la sua passione e motivazione è stato premiato con un casco e una maglietta Brixton.
Per settembre è già in cantiere il prossimo Raduno.
Robert Maynard Pirsig scrisse in Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta: “La motocicletta non è altro che questo: un sistema di concetti realizzato in acciaio. In essa non c’è pezzo, non c’è forma che non sia uscita dalla mente di qualcuno” una citazione che si sposa perfettamente con lo spirito d’acciaio dei fondatori che hanno forgiato un sodalizio, così particolare, che tassativamente doveva trovare, sulla sua strada, la nostra Rovato.
M. Ferrari