Sabato 1 febbraio, nella sede di via XXV Aprile 146 a Rovato, l’Amministrazione comunale di Rovato, Cogeme e Fondazione Cogeme, la Cooperativa Cauto e le associazioni del territorio hanno spento la seconda candelina del “Banco del Riuso in Franciacorta”, un’iniziativa avviata come azione pilota all’interno della progettualità promossa da Fondazione Cogeme Onlus “Verso un’economia circolare: avvio di un Centro Nazionale di Competenza in provincia di Brescia”, con il contributo di Fondazione Cariplo. Il progetto è stato finora sostenuto, oltre che da Città di Rovato, dalle Amministrazioni comunali di Castegnato, Cazzago san Martino, Paderno Franciacorta, Passirano, Castrezzato e Cologne, ed ha avuto un tale successo che si prepara ad essere un modello esportabile di sostenibilità. Il Banco oggi cammina sulle sue gambe, grazie ad una programmazione triennale 2019-2021, al sostegno di tante realtà associative e a un gruppo di volontari ben collaudato. Il vicesindaco Simone Agnelli, presente all’inaugurazione, ha voluto sottolineare come da tempo, a tutti i livelli della politica e dell’amministrazione, si parli di economia circolare, di zero sprechi, di progetti per il recupero di ciò che si qualifica normalmente come rifiuto. A Rovato, in Franciacorta, queste buone pratiche, frutto di anni di educazione ambientale, di interventi e progetti nelle scuole sull’economia circolare sono una realtà ben avviata e che si consolida sempre più. Il filo conduttore della mattinata è stato “Obiettivo rifiuti zero per un nuovo equilibrio sociale, economico e ambientale” supportato dai diversi interventi che hanno cadenzato questo compleanno speciale. Un auspicio interpretato bene dalle Istituzioni presenti, dal Vice Presidente di Fondazione Cogeme Onlus Elvio Bertoletti: “essere una Fondazione del territorio significa anche prendersi la briga di credere fortemente in certi progetti che hanno forti ricadute sociali, economiche ed ambientali; questa esperienza del Banco ci ha stimolato a fare sempre di più in termini di impegno e di coordinamento”. Dalle parole ai fatti: i numeri del “Banco del Riuso” registrano una costante crescita. Dalla sua apertura fino al 31.12.2019, sono state rilasciate 291 tessere di cui: 21 ad associazioni del territorio, 7 ai servizi sociali dei Comuni aderenti e 263 a privati, con un’affluenza media di 28 utenti ad ogni apertura. Si scambiano ore di lavoro, cibo, mobili, ma soprattutto piccoli oggetti, vestiti e scarpe. Il modello Banco si basa sullo scambio, potenziandone il valore sociale e depotenziandone l’aspetto economico, con un sistema di misura basato sui FIL (Felicità Interna Lorda) e su criteri interni di attribuzione del valore che privilegiano la qualità dello scambio relazionale e di “messa a servizio” rispetto allo scambio di beni. Se si considera che il totale di FIL in entrata al Banco in 23 mesi di attività è pari a 547.501, si può stimare che ci sia stato un movimento di risorse, senza utilizzo di denaro, pari a 164.250,00€ (50FIL = 1h lavorativa pari a 15,00€). Considerando inoltre che i FIL in uscita dal Banco nei 23 mesi è stata pari a 387.497 si può fare una stima pari a 116.249,00€ euro di risorse risparmiate. Dati, numeri, esemplificazioni sono emersi dalla relazione di Carlo Piantoni, Presidente dell’associazione RIUSO3 e allo stesso tempo referente del progetto per conto della Fondazione Cogeme Onlus di concerto con Laura Rocca, facilitatrice Cauto presso gli spazi del Banco. Entrambi hanno sottolineato come tutto questo sia possibile grazie alle persone che garantiscono l’apertura al pubblico: un gruppo di 16 volontari, perlopiù tesserati all’associazione RIUSO3, che dedicano parte del loro tempo a gestire lo spazio e non per ultimo, novità di questo mese, a supportare un tirocinio risocializzante avviato da Fondazione Cogeme in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Rovato. Collaborazioni che, com’è facile intuire, coinvolgono anche società specializzate, come certamente Linea Gestioni lo è nel campo dei rifiuti, presente al compleanno del Banco con il neo direttore Claudio Benelli, oppure ancora come la Cooperativa Cauto, partner tecnico del progetto e realtà consolidata nell’economia del terzo settore. A chiudere il cerchio dei “rifiuti zero” è stata Licia Lombardo, Presidente circolo Acli di Rovato portando alcune proprie esperienze “consapevoli e sostenibili” di coinvolgimento concreto delle famiglie. Per questi e altri obiettivi, il Banco del riuso metterà a disposizione per tutto il 2020 le necessarie competenze ed energie affinché gli auspici si tramutino in fatti concreti, con l’obiettivo di “contaminare” positivamente altri territori.