Ricordo come fosse ieri quando venni a Rovato la prima volta, fu parecchi anni fa e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti…della nostra seriola Fusia (o roggia Fusia). Arrivavo dal capoluogo e rammento bene come ne fui in qualche modo attratto, una sorta di attrazione fatale potremmo dire. Nulla sino a quel momento mi legava alla nostra bella capitale franciacortina e alle sue suggestive frazioni; non avevo qua parenti, nessun amico o conoscoscente mi collegava in qualche modo a questa amena località. Allora perché? Perché qui e non altrove? Una risposta allora non l’avrei avuta nemmeno se l’avessi cercata col lumicino ma oggi le cose sono cambiate, eccome se lo sono! Poiché nel tempo ragioni e argomenti si sono moltiplicati, a dismisura. Potrei iniziare col raccontare delle nuove amicizie instaurate e consolidate man mano, così come dei rapporti di lavoro e collaborazione nati e rafforzatisi col passare degli anni oppure citare gli ameni luoghi che, dal centro sino ad arrivare alle frazioni tutte, non solo ti prendono e catturano ma proprio…non ti lasciano più andare una volta che li hai conosciuti! Le ragioni per le quali si ama un posto più di un’altro ciascuno le sente dentro di sé e possono andare dalle semplici a quelle più articolate ma ciascuna è importante; dove si vive entra a fare parte della nostra vita. A volte mi chiedo se sono stato io a scegliere Rovato oppure se è stata lei a volere che entrassi nelle sue vie, piazze, vicoli, monumenti e sopratutto tra le persone che ora sono la mia gente e fanno parte di me come io di esse. Voi, cari lettori, perché amate Rovato? Ciascuno con la sua risposta, dettata da ragione e sentimenti, che parte dalla testa ma poi arriva sempre al cuore.

Giuseppe Agazzi