Sta diventando sempre più famosa, importante e ricca di opere, la “Mostra dei presepi da tutto il mondo” che, anche quest’anno, è stata allestita presso l’oratorio della Disciplina a fianco della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e organizzata dai gruppi comunali di Aido e Avis, insieme all’Unità Pastorale locale e col patrocinio della Città di Rovato. 

Ormai giunta alla sua 22° edizione è diventata patrimonio culturale della cittadinanza rovatese e tappa obbligata nel periodo natalizio. Aperta dal 24 dicembre al 7 gennaio, ha visto la presenza di centinaia di visitatori, comprese le scuole del nostro territorio, per ammirare presepi di ogni tipo e provenienti dai più svariati paesi del mondo. Si tratta di opere artigianali costruite con i materiali più diversi: carta, legno, vetro, stoffa, sughero, ferro, lamiera, terracotta, juta, pasta, creta, ecc.; la maggior parte delle realizzazioni esposte appartengono a famiglie rovatesi e dei comuni limitrofi: diversi sono stati realizzati da appassionati con un lavoro artigianale di alto livello. Ovviamente non possono mancare alcune opere di famosi artisti rovatesi, ormai presenza costante, come il presepe in vetro realizzato dall’artista Davide Castelvedere, e la bellissima natività del famoso brüsafer Aldo Caratti, che da sempre troneggia al centro del presbiterio dell’Oratorio della Disciplina. 

Mille espressioni della natività che, come indicato nella locandina, portano un messaggio a tutti noi: “Piccolo o grande, semplice o elaborato, il presepe costituisce una familiare e quanto mai espressiva rappresentazione del Natale. Un elemento della nostra cultura e dell’arte ma, soprattutto, un segno della fedeltà e misericordia di Dio che, da Betlemme, è venuto ad abitare in mezzo a noi”.

Un ringraziamento particolare, per la buona riuscita della mostra, ai volontari di AIDO-AVIS Sergio Barbieri, Giusi Buffoli e Letizia Guani, che si sono adoperati per l’allestimento e l’apertura nei giorni indicati, e a tutte le famiglie e agli artigiani presepisti che hanno prestato i loro manufatti per rendere “magica” e densa di significato questa esposizione. Per citarne solo alcuni tra i tanti, troviamo: rappresentazioni della natività di Gesù di Pierino Zanotti, della famiglia Giancarlo Venturini, della famiglia Flavio Pagani, di Giovanni Bellini, Lidia Cavalleri, di Gianpaolo Belotti, di Margherita Toninelli, di Barbara Zanetti, di Mombelli Tarcisio, del presepista Battista Firmo. Tra le opere più curiose, oltre al presepe nella scatoletta di tonno, una rappresentazione della natività con riproduzione dettagliata del famoso tempio della città perduta di Petra di Luigi Bettinzana e un presepe “televisivo” realizzato dalla signora Susi; quest’ultimo prestato dalla mamma di don Giuseppe Baccanelli. Nello specifico la signora ha preso e smontato una vecchia televisione rappresentando sullo schermo la natività con appositi colori e ponendo sul retro dei led per illuminarla; il messaggio natalizio dell’opera è: “Accendi la TV e sintonizzati su Gesù”.

Un ulteriore ringraziamento da parte degli organizzatori va infine alla Scuola Ricchino, che ha collaborato per l’allestimento ed il supporto tecnico a questa importante esposizione che, con la sua atmosfera, ha saputo ben trasmettere ai visitatori lo spirito del S.to Natale.

Emanuele Lopez