Certamente Rovato non partecipa a dibattiti sull’ambiente. I suoi rappresentanti figurano raramente a convegni o raduni in difesa di quella zona della provincia della quale dovrebbe essere capitale: la Franciacorta. Le ragioni sono che Rovato ha praticamente consumato ogni centimetro quadrato di suolo; a nord non è rimasto più nulla da consumare e quel che c’era da preservare da parte di Cazzago è stato, dall’amministrazione comunale nostra vicina, interamente cementificato. E qui sorge subito la domanda se sia il caso di continuare a mantenere, nella loro struttura e con i loro costi, amministrazioni comunali dedite a collocare megastrutture di cemento e acciaio, insieme a discariche, una contro il confine delle altre, in una babele di pianificazioni, urbanizzazioni e progetti. Andrebbero pianificate vaste aree come avviene nei pesi civili: come fa la Francia, l’Inghilterra, la Germania ( ricordiamo che si chiamano “concessioni edilizie” regolamentate da leggi precise…a significare che il suolo è di tutti i cittadini!) e non come accade, che Rovato faccia ciò che più gli conviene, così come fa Cazzago o Coccaglio (il primo, una pianificazione se l’era data anni fa…se pure a scapito di Rovato).Purtroppo credo stiano continuando i tempi nei quali qualcuno si faceva eleggere in consiglio comunale perché doveva “sboccare il terreno per farlo diventare fabbricabile” e prima o poi ci riusciva. Ho potuto sentire più di una relazione tecnica, con relativi filmati (realizzati dagli architetti Pezzola e Belotti) su quanto ha potuto accadere in 20/30 anni al nostro territorio.La campagna rovatese ridotta a una discarica di costruzioni insensate e di tipologie costruttive stravolte che mischiano stalle per bestiame e villette, allevamenti di polli, (veri e propri lagher per poveri animali) e capannoni di ogni tipo che, a partire dalla statale 11 arriva a Castrezzato, dopo un continuo turbinare di rotonde che finisce in un groviglio di raccordi fatti per un’autostrada contestatissima. cMa proprio, per quanto si diceva sopra, di quest’altro capoluogo non meno snaturato che confina a sud con Rovato, qualcuno farà la storia prima o poi! “Accorpiamo i comuni”! Si dice da anni, ma a nessuno evidentemente interessa. Perfino il consorzio dei comuni della Franciacorta è di tutta evidenza non abbia capito cosa sta avvenendo al proprio territorio.E’possibile che questo consorzio non si renda conto che non potrà più millantare nessun primato con le sue bollicine se non pone un fermo a quanto continua ad accadere.Lo notano e lo hanno sottolineato tanti produttori, anche concorrenti, i quali, pur ammirando la capacità produttiva e di merchandisin della area, cominciano a chiedere da dove venga tutto quel vino … se il territorio è quello che è? Nel frattempo leggo sul Giornale di Brescia di giovedì 7 aprile a pag. 20: “Spiedo, progetto di legge per rendere di nuovo legali gli uccellini, a proporla al consiglio regionale è la Lega Nord”. Ma dove vivete? Ma stiamo scherzando? State scherzando?
Beppe Bonetti