Otto milioni di euro e due anni e mezzo di lavori per la posa della rete fognaria, in buona parte del territorio rovatese, questi i numeri dell’intervento atteso ormai da mezzo secolo nella Capitale della Franciacorta.
Da gennaio hanno preso inizio i lavori della società Acque Bresciane lungo le vie delle frazioni di Rovato per la posa delle nuove reti di fognatura nera e, in alcuni casi, per il rifacimento della rete acquedotto.
Durante questo periodo Acque Bresciane, con l’ausilio dei propri tecnici, contatterà i cittadini per capire l’ubicazione per il migliore allacciamento della rete fognaria domestica in relazione alla conformazione degli impianti. L’allacciamento alla fognatura nera è obbligatorio. In conformità alla norma vigente infatti, le acque di pioggia raccolte da tetti e pluviali non possono essere scaricate nella fognatura nera. L’onere di allacciamento alla pubblica fognatura e alla nuova rete acquedotto sarà sostenuto come investimento da parte di Acque Bresciane, mentre l’eventuale richiesta di un secondo allacciamento sarà a carico dell’utente interessato.
I lavori dureranno fino all’estate 2024, divisi in diversi stralci. Una prima parte è già stata effettuata, in zona Lodetto, ma ora si entra nel vivo degli interventi principali. Coinvolte, di fatto, tutte le frazioni: oltre a Lodetto, Duomo, Sant’Anna, Sant’Andrea, San Giorgio e San Giuseppe.
Il progetto, elaborato e curato dalla società del servizio idrico integrato, in accordo con l’Amministrazione comunale, prevede l’estensione della rete fognaria nelle frazioni per oltre 15 chilometri di tubazioni. Verrà realizzata in particolare una dorsale di collegamento tra le frazioni in direzione est-ovest e una in direzione nord-sud, con una stazione di sollevamento, oltre a estendimenti localizzati a copertura dei principali nuclei abitati.
L’intervento prevede anche sostituzione ed ammodernamento di oltre 7 chilometri di rete acquedottistica, per ridurre gli sprechi e aumentare efficienza e sostenibilità. Il sindaco, Tiziano Belotti, ha dichiarato “di avere raccomandato alla società di limitare il più possibile l’impatto dei lavori sulla popolazione, conscio comunque dell’importanza di tali interventi”.
Mauro Ferrari