La Festa del Ringraziamento è festeggiata dal 1951 dalla Coldiretti in tutta Italia e ha un significato rilevante per il settore agricolo perchè in quell’occasione si rende grazie del raccolto dei campi, si fa un bilancio dell’annata in corso e si chiede la benedizione per l’anno che verrà. Nel 1973, con la pubblicazione del documento pastorale “La Chiesa e il mondo rurale italiano”, la festa è stata assunta dalla Chiesa italiana, per far sentire la vicinanza a tutti gli agricoltori, onde esprimere gratitudine per la loro fatica da cui la vita sacramentale trae materia: acqua, olio, pane, vino, “frutti della terra e del lavoro dell’uomo”, con la benedizione dei lavoratori agricoli, dei loro strumenti e prodotti. Una ricorrenza molto sentita e partecipata dagli operatori di settore in un contesto climatico sempre più fragile e imprevedibile che mette a rischio l’agricoltura e la vita delle persone.
La città di Rovato con le sue frazioni, dove ancora oggi resistono alcune delle storiche attività agricole del paese, ha partecipato a questa tradizione sostenendo con la propria presenza gli agricoltori arrivati con i loro mezzi in Piazza Cavour. La giornata è stata scandita da una allegra sfilata di mezzi agricoli per le strade, dalla Santa Messa celebrata da Mons. Mario Metelli, dalla benedizione dei mezzi e da un assaggio di prodotti locali e da un pranzo conviviale presso l’oratorio di Rovato. Presenti ai vari momenti i rappresentanti di Coldiretti e l’Amministrazione Comunale.
Va ricordato che con 1,6 milioni di associati, la Coldiretti è la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 869 Uffici di Zona e 3.576 sezioni comunali. In pratica, è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Un’organizzazione in crescita, guidata dal presidente Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana e con la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte quasi ventimila punti tra fattorie, mercati, agriturismi, botteghe, ristoranti e orti urbani, la più grande rete a km zero a livello europeo. Con il nuovo ruolo di sindacato imprenditoriale di filiera e l’ingresso come aziende associate di big del settore agroalimentare, Coldiretti ha promosso inoltre Filiera Italia, che per la prima volta vede l’agricoltura e l’industria alimentare italiana d’eccellenza insieme per difendere, sostenere e valorizzare il Made in Italy.
Mauro Ferrari