Ci siamo da poco lasciati alle spalle il Natale, ma vi consigliamo vivamente – per il futuro – di prendere nota di quanto vi proponiamo: una visita alla rassegna permanente, di proprietà e realizzazione di Carlo Battista Castellini.
Siamo al numero 11 di via Tito Speri di Bornato di Cazzago San Martino sotto la villetta dove il franciacortino vive con la moglie Anna e dove si trova l’originale e rarissimo museo “Presepi del Mondo”, aperto con orari regolari ogni anno solo nel periodo natalizio (ingresso con offerta libera e il ricavato è destinato ai frati missionari).
Castellini è nativo di Bornato, affascinato dai presepi fin da bambino, ha sviluppato ed indirizzato la propria passione artistica in due direzioni: quella professionale perché il sig. Carlo è un falegname e quella culturale alimentata soprattutto nella consuetudine del viaggiare, alla scoperta di tutte le “contrade” del mondo e ovunque alla ricerca di un Presepe originale e in particolare delle figure che poi personalmente inserisce in ambientazioni da lui apposita-mente realizzate.
Castellini, infatti, costruisce diorami per tutte le sue statue inserendole in una ambientazione consona, utilizzando diversi materiali locali che colloca poi in bacheche di vetro.
Visto il forte coinvolgimento del pubblico sul grande mistero della Fede, gratificato dalle migliaia di visitatori, Castellini ha incrementato il suo impegno, ha accresciuto e perfezionato, il proprio patrimonio – oltre 1000 i Presepi raccolti – e ciò lo ha portato a realizzare una mostra permanente ora visitabile anche durante l’anno su richiesta telefonica contattando il numero 3487800332.
Grazie al suo meticoloso lavoro di raccolta il fascino misterioso della Natività – a Bornato – abbraccia ogni angolo del mondo; Maria, Giuseppe e il bambin Gesù, di tutti i colori e di tutti i possibili tratti somatici, sono accolti con gioia da Re Magi tradizionali napoletani, da pastori austriaci in Swarovski e olandesi in ceramica, da pecorelle dalle isole Fiji accompagnate da pastori neozelandesi, artigiani tailandesi in capanne costruite con foglie di pannocchia dell’Ungheria per un totale di 145 paesi rappresentati.
Negli ultimi tempi poi, Castellini ha ampliato la sua opera con alcuni diorami che completano il tema della nascita e comprendono altri momenti della vita di Gesù Cristo: Annunciazione, Visita-zione, Ricerca d’alloggio, Censimento, Annuncio ai pastori, Adorazione dei Magi, Fuga in Egitto, Presentazione di Gesù al tempio, Gesù tra i dottori nel tempio, Casa di Nazareth, Battesimo di Gesù, Gesù tra i fanciulli, Nozze di Cana, Gesù e la Samaritana, Sermone della montagna, Gesù scaccia i mercanti dal tempio, Gesù entra in Gerusalemme, Ultima cena, Fla-gellazione, Incoronazione, Gesù cade con la croce, Deposizione e Ascensione.
Nel museo è presente anche la sua officina; con passione ci spiega che “tutto sta nel tradurre in realtà e senza ripetersi nel tempo i progetti che nascono nella testa e che prendono forma in uno schizzo, in un bozzetto.
Poi per realizzare il Diorama va costruito un ambiente rispettando le proporzioni” e mostra un segmento di legno sistemato sul tavolo da lavoro a cui è legato un lungo filo.
In base alla misura delle statue, lo si sposta per mantenere la prospettiva in profondità. “Per avere una visione d’insieme ottimale del Diorama – conclude Castellini – esso va osservato alla altezza degli occhi delle figure così da cogliere tutti i dettagli presenti”.
Mauro Ferrari