Sembra da poco tempo trascorso il 60° di fondazione della sezione Avis Comunale Rovato quand’ecco, in un batter di ciglia, ci troviamo a celebrarne il 65° anniversario.
“65 anni di amore per la vita!”; 65 anni di donazioni gratuite, di servizio e tempo donato a favore della raccolta e del servizio associativo.
Non essendovi la possibilità di organizzare un evento in grande stile, il direttivo della associazione ha voluto comunque celebrare questa ricorrenza come segno di gratitudine verso i fondatori e tutti i volontari che, in questi anni, hanno permesso alla associazione di crescere e fornire un importante contributo alla cura dei malati e di tutti coloro che si sono trovati nel bisogno.
Nella mattinata di domenica 4 luglio scorso, come da programma, il presidente Sergio Maranesi, il Consiglio direttivo ed i volontari, hanno partecipato alla S.ta Messa delle 10.30 presso la parrocchia di S.ta Maria Assunta.
Mons. Mario Metelli ha sottolineato l’importanza della donazione di sangue: «…Dio parla con noi, Dio si rivolge alle sue creature. Nella storia, nel tempo, la comunicazione di Dio viene amplificata attraverso i profeti…la vocazione del profeta non è solo specifica di alcuni ma è una missione a cui sono chiamati tutti i battezzati…Ognuno può essere profeta nella sua semplicità, nel proprio vivere quotidiano. Un esempio concreto di testimonianza è quello di appartenere all’AVIS, non solo per un desiderio antropologico, ma anche per un desiderio di testimonianza della parola di Dio.
Appartenere all’Avis significa essere a favore della vita, donando il sangue, elemento fondamentale di cui ci si priva, per farne un dono gratuito verso chi ne ha bisogno. Questo significa essere profeti e testimoni; la cosa importante è non far essiccare la goccia di sangue e non far tacere la parola di Dio».
Sono stati ricordati i fondatori e tutti gli avisini che ormai non ci sono più.
La mattinata è proseguita presso la sezione Avis Comunale Rovato dove, alla presenza del Sindaco Tiziano Belotti, degli Assessori, di alcuni Consiglieri, è avvenuta la benedizione del murales realizzato dall’artista-designer Giovanni Mulè che ha spiegato che il concetto del disegno è quello della rinascita della vita che, partendo dalla goccia di sangue, dalla donazione, possa far rinascere-rivivere altre persone restituendo linfa preziosa a chi ne ha bisogno..
Il Sindaco ha ricordato quanto impegno, quanta fatica e quanta responsabilità ci sia da parte dei volontari per la gestione dell’associazione, il tutto in forma gratuita.
Il presidente Sergio Maranesi ha ringraziato l’Ammini-strazione Comunale, l’ing. Pezzola proprietario della parete, tutti i donatori ed il personale medico.
Emanuele Lopez