Che la prevenzione sia, in ultima analisi, la migliore arma contro buona parte dei malanni del fisico è cosa risaputa sin dai tempi più remoti eppure, ancora oggi, si attende, talvolta fin troppo, prima di intraprendere un percorso di cura prima che i sintomi più significativi possano manifestarsi.
Disturbi anche molto comuni, come vertigini o difficoltà nel mantenere l’equilibrio, sono strettamente connessi a ciò di cui si occupa l’otorinolaringoiatria ed in particolare il dott. Basilio Capolunghi, specialista presso il poliambulatorio Alma Medical Center di Roccafranca.
Dott. Capolunghi, in che modo le vertigini o simili disturbi possono essere trattati e risolti?
Nella stragrande maggioranza dei casi, si parla di circa il 90%, le cause di simili disturbi sono da ricercarsi in una patologia dell’orecchio o del Sistema Nervoso Centrale. Il mio intervento in qualità di medico specialista, in primo luogo, deve cercare di individuare la corretta causa del disturbo mediante solitamente un esame obiettivo otoscopico, utile anche per la ricerca di eventuali tappi di cerume, otiti acute o croniche, riuscendo perfino ad individuare, ove presenti, anche piccoli movimenti involontari degli occhi dovuti appunto all’insorgere di sintomatologie simili.
Esistono altri esami che, in caso, possano permettere delle diagnosi più specifiche?
Grazie ad alcune strumentazioni all’avanguardia è possibile sottoporsi anche ad esami audiometrici capaci di diagnosticare quella che in gergo medico si definisce “malattia di Ménière”, un morbo cronico, ricorrente ed invalidante che si caratterizza per la presenza contemporanea di diversi sintomi quali acufene, ipoacusia ed appunto vertigini, curabile fortunatamente, se individuata per tempo, mediante una semplice terapia farmacologica.
Altrettanto interessante è l’esame vestibolare, metodo grazie al quale è possibile, in caso siano presenti delle forme di vertigini posizionali parossistiche dovute a quelli che vengono soprannominati popolarmente i “sassolini” dell’orecchio interno, passare poi ad un semplice riposizionamento eseguito dallo specialista in regime ambulatoriale, oppure, ove necessario, praticare un’indagine più approfondita mediante la stimolazione calorica del nervo vestibolare.
Infine, molto utile è anche la fibroscopia. Si tratta forse dell’esame più ricorrente nella nostra professione e funziona in modo molto semplice: si inserisce per via nasale una sottile fibra ottica flessibile collegata ad una luce e ad una telecamera che permette di ispezionare, in poco tempo e senza dolore, le vie aeree superiori, potendo così formulare delle diagnosi molto precise.
Esiste un’età ove è maggiormente consigliato sottoporsi a visite di controllo periodiche? Quanto è importante la prevenzione, specie in questo ambito?
La visita presso un otorinolaringoiatra può essere effettuata tanto sui pazienti adulti che sui bambini, con la possibilità, sempre più importante, di anticipare l’insorgenza di disturbi che in futuro potrebbero portare con sé delle brutte e fastidiose sorprese. Risalire alle cause, comprenderle e rimuoverle: questa è l’unica via per garantire una rapida ripresa del paziente, senza alcuna complicanza. In particolare nei bambini questo periodo è particolarmente significativo per la particolare incidenza di tonsilliti, otiti e disturbi alle adenoidi.
I pazienti che non possono essere trattati direttamente in ambulatorio o che richiedono operazioni chirurgiche possono essere indirizzati direttamente dallo specialista presso l’istituto ospedaliero Mellino Mellini di Chiari.
Per maggiori informazioni, il dott. Capolunghi visita presso il poliambulatorio Alma Medical Center a Roccafranca in via Milano, n.7.
Tel. 030 558 0034
Leonardo Binda