Come giusto che sia ultimamente l’attenzione di tutti è rivolta principalmente al Covid19.

Cercare di prevenire il contagio, di contenerne la diffusione e limitarne la circolazione è diventato il problema principale nel nostro quotidiano.

Nei mesi appena trascorsi e nei prossimi (sperando che questa emergenza finisca il prima possibile) ogni attimo della nostra vita “fuori casa”, del nostro vivere in società è stato e sarà, più o meno consciamente, influenzato da questa situazione che ci ha portato a mettere in atto strategie e comportamenti mirati a tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari.

Prova però a pensare se da sempre, recandoti al lavoro, ogni giorno della settimana, dalla mattina alla sera, dovessi “vedertela” con potenzialmente ogni genere di virus o agente infettivo: Epatite B, C, HIV, virus influenzali, parainfluenzali, Coronavirus, Rhinovirus etc. etc. 

Prova a pensare se a tutto ciò aggiungessi il fatto di lavorare a pochi centimetri dalla principale fonte di infezione interumana: la bocca. 

Aggiungiamo magari anche che durante il tuo lavoro si generino ogni tipo di aerosol, ci sia saliva, sangue, oggetti taglienti, appuntiti… e quant’altro ti possa venire in mente…

Beh… per fare questo lavoro dovresti essere o un pazzo o molto ben preparato.

Lasciamo i pazzi a manifestare nelle piazze per il loro “diritto di non portare le mascherine” e parliamo della seconda categoria:

i dentisti

Da sempre, il dentista è abituato ad applicare scrupolosamente le linee guida che gli permettono di lavorare in sicurezza, per sè stesso e, naturalmente, per i propri pazienti.

Non dal 2019, non dall’epoca del Covid… da sempre.

Ne va della sua salute, di quella dei suoi cari, di quella dei suoi dipendenti, e ultimo ma non ultimo di quella dei suoi pazienti.

Si va bene… MA…

Chi lo dice che sia il più “capace” nel prevenire la trasmissione delle infezioni e lavorare in sicurezza?

Lo dicono le statistiche. 

Lo dicono i dati.

Secondo i dati degli Stati Uniti, ad oggi, solo lo 0,9% dei dentisti ha contratto il Covid; secondo i dati che ci arrivano dalla Cina nell’Ospedale Odontoiatrico di Wuhan (centro della fase iniziale dell’epidemia) soli 9 dipendenti (di cui solo 3 dentisti) su oltre 1300 si sono ammalati; secondo la provincia autonoma di Trento, circa lo 0%.

È stato dimostrato che pur essendo considerata a livello mondiale l’attività odontoiatrica tra quelle mediche la più pericolosa in assoluto (secondo alcune fonti la prima tra tutte le attività lavorative https://www.nytim

es.com/interactive/2020/03/15/business/economy/coronavirus-worker-risk.

html) risulta contemporaneamente tra le più sicure per pazienti, operatori e dipendenti.

Come è possibile tutto questo?

Organizzazione, protocolli semplici e ripetibili, correttamente rispettati… ah si… dimenticavo… 

Buon senso!

Direttore Sanitario dott. Gianluca Piovani, albo odontoiatri di BS n° 580 – Inf. san. ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 2006 e della legge 145 del 2018.

Via Brescia, 44 – Travagliato. Tel. 030 3454885

Centro Dentistico

Piovani-Zubani