Partiamo da due considerazioni generali, che poi caliamo in casa nostra. La prima è che in Italia c’è un drastico calo delle vocazioni. Ci sono sempre meno sacerdoti, insomma. Lo si vedeva e sapeva da tempo, poi lo ha certificato anche la Cei, la Conferenza episcopale italiana, comunicando che, dal 2009 al 2019, la flessione è stata di circa il 28%.
La seconda, strettamente collegata alla prima, è che, sempre nel 2019, il Sinodo per la regione Panamazzonica aveva formalmente auspicato la possibilità di ordinare sacerdoti anche uomini sposati. Proposta respinta la Papa Francesco, ma emblematica di come la crisi delle vocazioni stia interessando diverse aree del pianeta. Del resto, lo stesso Francesco, nel 2018, aveva apertamente parlato di «emorragia» e «frutto avvelenato della cultura del provvisorio, del relativismo e della dittatura del denaro».
Ovviamente ci teniamo alla larga dalle questioni teologiche, per le quali non abbiamo alcun titolo ad esprimerci. Ci concentriamo, invece, sugli aspetti pratici di questa emorragia, che ovviamente interessa anche casa nostra. Un esempio arriva da Borgo San Giacomo, dove, come ha avuto modo di ricordare anche il sindaco Giuseppe Lama, «c’era un tempo in cui avevamo cinque parroci e un curato. Poi, man mano che i preti delle varie parrocchie raggiungevano l’età della pensione non venivano sostituiti…». Il risultato è che ora ce ne sono solo due.
Per risolvere il problema, il Vescovo di Brescia sta facendo anche nella Bassa quello che si sta facendo in altri Comuni: creare una nuova Unità pastorale, mettendo insieme parrocchie che prima, quando c’erano più preti, erano separate e «indipendenti». La nuova Unità pastorale interessa i Comuni di Borgo San Giacomo e Quinzano (va da sé che sono comprese anche le quattro frazioni: Motella, Acqualunga, Farfengo e Padernello).
Il percorso religioso, che porterà alla nascita della nuova Unità pastorale, è già iniziato con alcuni appuntamenti, come ad esempio una celebrazione di preghiera, una veglia missionaria, una serata di meditazione, la testimonianza della mamma di un beato… Sono questi i rimi passi di un cammino che sta coinvolgendo le succitate comunità e che porterà, in tempi non troppo brevi, alla nuova Unità pastorale: porterà, dunque, alla fusione delle due parrocchie. L’auspicio è che la nuova realtà possa permettere alla Chiesa di poter continuare a svolgere la sua missione come sta facendo la duemila anni a questa parte. MTM