Uomini e donne al lavoro calati nella loro umanità, lavandaie chinate sulle rogge, contadini intenti a scartocciare il mais e a scavare la terra sotto il sole che scotta, osterie, scarpe e zoccoli consunti dalla fatica, scene di cascinali, di interni familiari che raccontano uno spaccato prezioso di storia che non c’è più.
A cent’anni dalla sua nascita e a venti dalla sua scomparsa, Giacomo Bergomi sarà celebrato quest’anno con una grande mostra a lui dedicata nelle sale della Rocca di Orzinuovi, a partire da sabato 2 settembre, il giorno di inaugurazione della tradizionale fiera di San Bartolomeo. L’evento, che chiuderà i battenti all’Epifania 2024, è organizzato dal Comune di Orzinuovi, in collaborazione con il “Gruppo Bergomi” ed è curato dallo storico dell’arte Davide Dotti.
In esposizione ci saranno 70 capolavori del pittore orceano, che nacque a Barco nel lontano 1923. Provenienti da collezioni private, i migliori dipinti, disegni e pastelli di Bergomi, il pittore della civiltà contadina, racconteranno il percorso di formazione e di successo dell’artista che ha salvato con i suoi colori, i suoi profili e contorni il mondo contadino della Bassa, eternandolo nella storia con una limpidezza accesa di luci e di particolari. In mostra sarà presente anche la collezione dedicata agli uomini andini dal naso camuso, un soggetto che rende inconfondibile la mano del pittore orceano, personaggi che gli diedero una particolare ispirazione con i loro poncho colorati, dopo che nel ’70 Bergomi si trasferì per alcuni mesi periodo in Equador con la sua famiglia.
“La prestigiosa mostra dedicata a Giacomo Bergomi è un momento di celebrazione per la nostra comunità – dice il sindaco Gianpietro Maffoni. “Si tratta di un’opportunità per apprezzare e riconoscere il talento di uno dei nostri artisti più illustri. Le opere esposte rappresentano molto più di semplici dipinti su tela; sono finestre aperte sul mondo della storia locale e con magnifici colori raccontano la bellezza del nostra terra, che Bergomi ha saputo magistralmente catturare. Ringrazio il consigliere Fabiano Nobilini, grande appassionato e cultore di Bergomi, perché sua è stata l’idea di questa mostra; l’assessore alla Cultura Carlo Lombardi; il curatore Davide Dotti, il “Gruppo Bergomi”, gli uffici comunali e gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento”.
Soddisfatto l’assessore Lombardi: “La mostra rappresenta per la comunità un importante punto di arrivo. Vogliamo raccontare l’importanza dell’opera di Bergomi nella speranza che vada al di là dei confini bresciani, per consegnare a questo pittore la meritata dimensione di artista da panorama nazionale. Bergomi appartiene a tutti i bresciani – continua Lombardi – non solo perché ha rappresentato la cultura povera contadina, ma anche perchè è entrato nei cuori e nella case di molti di noi. La mostra, curata dallo storico dell’arte Davide Dotti, avrà un profilo scientifico altissimo. E’ frutto di uno sforzo grande da parte dell’amministrazione comunale, che ringrazio tutta, a partire dal sindaco Maffoni. Mi auguro che la popolazione partecipi a questo evento, che entrerà nella storia delle manifestazioni culturali di Orzinuovi, come la mostra di Ligabue, quella dei “Pittori del ‘900” e quella recente sullo stendardo del Foppa”. Silvia Pasolini