Martedì 24 ottobre al Golf Club Franciacorta finanzierà il viaggio in Africa di 26 bresciani
In una delle zone più povere della Tanzania, dove non arrivano strade e luce, al centro di villaggi carenti di strutture didattiche, l’associazione Talismano nel 2007 è partita dal bresciano a costruire un istituto agrario, una mensa e un convitto che offrono la possibilità di studiare a 120 giovani dopo l’obbligo scolastico dei 16 anni. Il 26 ottobre 26 persone partiranno da Orzinuovi, dalla città di Brescia, dalla provincia e da Trento verso Pomerini, per continuare i lavori di completamento della scuola, in particolare della mensa e del convitto. Tra di loro anche l’ex dirigente scolastico del Dandolo di Bargnano, Piero Maffeis, che di questo progetto è stato il padre fondatore, l’ex provveditore agli studi di Brescia Mario Maviglia, alcuni operai e 12 studenti dell’Istituto d’istruzione superiore Gigli di Rovato. Per sostenere le spese del viaggio martedì 24 ottobre si terrà una cena aperta a tutti al Golf Club di Franciacorta.
Un investimento ingente quello dell’associazione Talismano, volto ad affrontare il problema delle disuguaglianze educative in una delle aree più povere del pianeta. Il preside Piero Maffeis, ora in pensione, ha portato a Pomerini la sua esperienza, maturata in decenni sul campo a Bargnano, insieme al suo ex braccio destro, la professoressa Mariella Galazzo. Grazie soprattutto a loro e alla ventina di viaggi che hanno fatto in quella terra, 120 studenti in Tanzania ora possono studiare e sfuggire a un destino certo di miseria. Un viaggio, quello di ottobre, per il quale è necessaria una spesa importante. Proprio per questo motivo martedì 24 ottobre si terrà al Golf club di Franciacorta una cena, con la partecipazione di un cantante. Il costo sarà di 100 euro a testa. Il ricavato, al netto delle spese, servirà a finanziare il viaggio, al quale parteciperanno anche operai, idraulici e muratori dalla provincia di Brescia e Trento.
“La costruzione di una scuola rappresenta un investimento a lungo termine nella comunità di Pomerini in Tanzania – spiega il preside Maffeis. “Il progetto è iniziato nel 2007 su una farm che ci è stata concessa dal Ministero dell’Agricoltura della Tanzania. Noi l’abbiamo demolita e ci abbiamo costruito un istituto agrario con un percorso triennale, che non solo fornisce ai giovani un ambiente sicuro e stimolante per apprendere, ma contribuirà anche a creare posti di lavoro locali e a promuoverà lo sviluppo economico nella zona”.
Info per la cena al Golf club Franciacorta 3356457356. Silvia Pasolini
200 mila euro pronti ad essere investiti per il verde pubblico di Orzinuovi. L’ha deciso la giunta guidata dal sindaco Gianpietro Maffoni, che entro la primavera prossima interverrà sul patrimonio arboreo del paese con un nuovo censimento delle piante e la sostituzione di quelle ammalorate. Ad occuparsene il vicesindaco Laura Magli e l’assessore al Patrimonio Luca Bulla: “Alberi, giardini e parchi non solo aggiungono bellezza estetica all’ambiente urbano – ci riferiscono – ma svolgono un ruolo cruciale nella salute e nel benessere dei cittadini. Abbiamo consultato esperti in botanica e agricoltura urbana per valutare la salute delle piante e anche i rischi per la nostra comunità. Nei prossimi mesi procederemo a sostituire un centinaio di alberi ammalorati”.
Il censimento delle nostre piante è partito nel 2017 con la società Orceania, che aveva affidato i lavori agli agronomi Gianpietro Bara e Salvatore Agliata. Nel febbraio 2020 l’amministrazione di Maffoni ha aggiornato il censimento e all’appello sul territorio risultavano 2700 piante. Tra queste 65 sono risultate in categoria C-D e cioè con pericolosità moderata. Altre 67 sono passate in categoria D, cioè sono state definite di pericolosità estrema. Si è immediatamente proceduto allora all’abbattimento e alla ripiantumazione di 24 alberi, ma successivamente la pandemia ha bloccato i lavori. Ora – continuano la Magli e Bulla – poiché sono trascorsi tre anni dall’ultimo censimento, lo ripeteremo e riaffideremo ad un agronomo l’incarico di analizzare il nostro patrimonio arboreo. Abbiamo nel frattempo deciso di abbattere quelle piante già segnalate come particolarmente ammalorate, un centinaio in totale, che procederemo naturalmente a sostituire. Le piante malate non solo rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica, poiché i rami potrebbero cadere, ma anche un pericolo per la salute delle altre piante. L’intervento di abbattimento e ripiantumazione è una misura necessaria per garantire che rimanga un patrimonio prezioso per le generazioni future. Il verde pubblico non è solo un lusso estetico, ma una necessità per la salute, il benessere e la sostenibilità del nostro paese. Ad inizio del prossimo anno poteremo 900 piante del paese”. Gli assessori orceani ci ricordano di aver piantato anche 50 alberi nel parco del villaggio Giardino nella primavera scorsa donati dall’associazione Treecorp. Silvia Pasolini