In giornate come queste, calde e assolate, non c’è niente di meglio, per salvarsi dall’afa estiva, di un bel tuffo nelle acque del nostro fiume. Di per sé un’azione innocua, ma potenzialmente dannosa (o addirittura fatale) se non vissuta con attenzione e consapevolezza. Del resto, qualsiasi corso d’acqua non è la nostra piscina di casa: è interessato da correnti, presenta fondali irregolari e, soprattutto nei periodi di piena, con la sua forza può rendere vani tutti i tentativi di resistervi.

Proprio per evitare simili dannosi epiloghi, il Parco Oglio Nord vuole comunicare alcune attenzioni da porre in atto a tutela dei fruitori del fiume, attraverso la predisponine di opuscoli multilingue (in italiano, inglese, hindi, urdu, arabo, albanese, rumeno, sloveno, francese e spagnolo) volti a presentare i motivi di pericolo che un incauto bagno nel fiume può comportare. L’idea dell’Ente Parco, nasce dalla spiacevole e dolorosa consapevolezza che, anche in contesti diversi dall’area protetta, il rischio di annegamenti è ancora tristemente alto: ne sono emblema le recenti notizie di cronaca, le quali mettono a nudo la pericolosità dell’avventurarsi senza conoscenza delle insidie che caratterizzano qualsiasi specchio d’acqua naturale.  “Ciò non significa che non si possa fruire del Parco come zona di ristoro dalla calura estiva – precisa il Presidente del Parco Luigi Ferrari – che continua: la nostra premura è far sì che ciò avvenga nella massima  sicurezza. L’auspicio è quello di vivere il fiume, sempre nel rispetto della peculiarità dell’ambiente naturale che lo circonda e consci dei pericoli che, talvolta, esso nasconde”.

Leonardo Binda