Cari lettori, dovete sapere che una docente di Educazione fisica dell’IC di Orzinuovi, Valentina Papa, ha partecipato a un importante Concorso Nazionale, rivolto ai professori di tale disciplina, dal titolo EPETD “EUROPEAN PHYSICAL EDUCATION TEACHERS DAY”, che aveva lo scopo di mettere in risalto le migliori pratiche di valutazione degli studenti durante le lezioni. Mai come in questo momento risuonano tanto attuali le parole di Platone «Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in un anno di conversazione!». Ora, però, cerchiamo di capire il contenuto, le modalità di partecipazione e le finalità di tale iniziativa dalla professoressa “in persona”. 

Perché ha deciso di iscriversi a un Concorso Nazionale relativo alle buone pratiche di valutazione? 

«Ho deciso di aderire perché credo che tale progetto abbia saputo sottolineare il ruolo del docente di Educazione fisica e scienze motorie come figura chiave del processo formativo degli alunni e ho potuto partecipare grazie all’iscrizione annuale all’ABIEF (ASSOCIAZIONE BRESCIANA INSEGNANTI DI EDUCAZIONE FISICA) e alla CAPDI, un ente formatore, e al supporto e all’approvazione della Dirigente Scolastica, Raffaella Ferranti, e dell’animatrice digitale, Laura Valcarenghi. Ho iniziato dunque questa nuova avventura, realizzando un video, pubblicato, poi, sui social, che avrebbe dovuto ottenere il maggior numero possibile di visualizzazioni». 

Quali sono state le fasi per la realizzazione del filmato?

«Da subito ho dovuto lottare contro il fattore tempo: entro due settimane, infatti, avrei dovuto completare il lavoro, ma, si sa, da buona sportiva ho accettato volentieri la sfida. Così, ho pensato di valorizzare la figura dell’alunno, mettendolo al centro, rendendolo protagonista del suo agire e capace di padroneggiare le competenze in suo possesso. In secondo luogo ho dovuto scegliere una classe terza dell’IC di Orzinuovi, ma l’unione fa la forza. Senza l’aiuto della squadra, ossia di tutti gli altri alunni della scuola, i ragazzi selezionati non avrebbero mai raggiunto l’obiettivo. Insieme abbiamo, poi, fatto impersonificare agli studenti la conoscenza (Mrs. Knowledge), l’abilità (Mr. Skill), l’abitudine (Mr. Habits) per poi arrivare alla competenza (Mrs. Competence), senza sottovalutare l’importanza dell’autovalutazione. L’allievo, difatti, sa a che punto si trova rispetto a dei livelli di riferimento e quali emozioni sente dopo aver provato alcune esperienze sportive. Non si deve dimenticare, infatti, che lo sport a scuola è per tutti. È un trampolino di lancio nel territorio ed è un alleato nella vita, sia a livello di prevenzione sia di relazione». 

Come vi siete organizzati per raggiungere il maggior numero di visualizzazioni?

«Questa parte, relativa ai social, è stata davvero faticosa, ma abbiamo ottenuto tanto supporto dai colleghi, dalle famiglie, dalle società sportive, dagli amici, dai parenti, dal sindaco, dall’assessore allo sport e all’istruzione. Alcuni alunni, inoltre, si sono recati “di persona” nel paese, per rappresentare la scuola e raccontare il progetto. Dietro ai vari LIKE ci sono stati sorrisi e parole di incoraggiamento… Per noi già così avevamo vinto la nostra medaglia d’oro…».

E il risultato del concorso? 

«Siamo arrivati terzi con 516 like e abbiamo vinto 150 euro, da investire nell’ambito sportivo. Oltre a questa grande soddisfazione, ho raggiunto una meta altrettanto significativa. In questi anni a scuola ho cercato di lavorare su mente e corpo e, solo se abbiamo menti forti, possiamo superare le nostre paure, abbattendo castelli o cavalcando onde altissime e questa è stata l’ennesima conferma. Inoltre, durante le riprese, ho scoperto qualità, prima sconosciute, dei miei alunni. A tal proposito non dimentichiamoci che i ragazzi hanno tanta voglia di SOGNARE!». 

Prof.ssa Edda Tomasoni