Quando il pianeta chiama i ragazzi rispondono con entusiasmo e sono pronti a schierarsi in sua difesa.
Questo è stato dimostrato proprio lunedì 13 febbraio, giornata in cui i giovani studenti del territorio hanno manifestato un grande senso ecologico e un evidente amore per il proprio pianeta. Infatti gli alunni di tutte le classi prime della Secondaria di Orzinuovi, Orzivecchi e Pompiano hanno partecipato, presso il teatro Santa Giulia a Brescia, ad uno spettacolo originale e coinvolgentesull’emergenza ambientale, magistralmente scritto, diretto e interpretato da Chiara Colomboinsieme a Marco Brambilla e Ada Colombo .
La storia rappresentata ha inizio con l’incontro casuale di due signori in banca. La città è allagata, le piogge sono dirompenti e incessanti da diversi giorni e, per questo motivo, la prefettura ha dato ordine a tutti di non muoversi da casa; bloccati all’interno del locale, i due cominciano una conversazione sui danni provocati dalla pioggia. Una situazione non tanto paradossale se si pensa alle catastrofi naturali che spesso colpiscono varie zone del mondo! A un certo punto il discorso dei due protagonisti si anima e i contrasti sul tema ecologico si fanno più evidenti; ed è proprio in questo momento che tutto cambia! Dalla domanda ironica di uno dei due: “Non vorrà processare il pianeta Terra?” lo spettacolo cambia forma: il locale bancomat diventa un’aula di giustizia dove si svolgerà il processo a Gaia, nome greco della Divinità terrestre. Alla sbarra degli imputati incredibilmente, invece dell’umanità, appare il pianeta Terra!
Per difendersi dalle accuse del genere umano, la Madre Terra chiama in sua difesa tutti gli elementi da lei generati, i veri e propri protagonisti di questa storia fantastica: Ghiaccio, Acqua, Terre emerse, Aria, tutte le fonti rinnovabili. Attraverso le loro testimonianze si scopre cosa e come fare per salvare il nostro unico e sofferente pianeta, dando così al giovane pubblico gli strumenti culturali per costruire un futuro più sano e migliore per tutti.
Non ci sono, però, solo deposizioni a favore del Pianeta. Dopo un confronto tra Gaia e il Giudice, in cui vengono citati i trattati sul clima e l’Enciclica “Laudato si” di Papa Bergoglio, il Giudice invita a comparire a favore dell’accusa due testimoni fondamentali, ma purtroppo ben conosciuti dalla Terra. Uno è il Signor Nero Petrolio, con spiccato accento milanese (perché, come spiegherà l’autrice durante il dibattito, Milano è il centro dell’economia, degli affari e del denaro, quindi dell’inquinamento) e la Signorina Plastica, massimo fattore contaminante del pianeta. Insomma: un processo in piena regola che non ha lasciato da parte nessuna dichiarazione delle parti in causa.
Lo spettacolo si è concluso con un dibattito animato dalla regista e attrice che ha risposto pazientemente alle domande dei ragazzi, facendoli riflettere sull’importanza di conoscere cause ed effetti dei diversi tipi di inquinamento, sull’economia circolare, su come comportarsi per rispettarel’ambiente e le sue forme di vita nella quotidianità.
La rappresentazione è stata molto interessante per la tematica attuale e per il modo in cui è stata affrontata, al contempo con profondità e leggerezza. Essendo il tema ambientale molto importante e trasversale nelle diverse discipline scolastiche, ha dato modo ai ragazzi di riflettere su argomentiche li accompagnano in tutti gli anni di formazione, per mettere in atto comportamenti corretti che,nel loro piccolo, possono fare la differenza. Risulta inoltre un ottimo spunto per l’educazione civica, materia ampiamente trattata a scuola.
Molto apprezzata è stata inoltre la scelta narrativa a partire da una situazione reale, così come la scenografia, i costumi, divertenti e colorati, i filmati e i dialoghi, che hanno attirato l’attenzione e stimolato la curiosità.
Rimane un interrogativo alla fine del processo, da cui la Terra, ovviamente, viene assolta. Alleggerito dalla prigione dell’inquinamento, il nostro pianeta può dunque essere salvato? Sì, se lavoriamo insieme per un obiettivo comune e partiamo da una forte formazione ai ragazzi, tra i banchi di scuola e nelle famiglie.
Così le nuove generazioni, grazie anche a spettacoli come questo, possono prendere in mano la situazione ed imparare a costruire un mondo migliore, ritornando alle origini e ricordando sempre che, come cita un antico detto masai: “L’uomo è Natura e non il padrone indiscusso della Casa Pianeta Terra. Abbiamo ereditato Madre Terra dai nostri antenati, ma l’abbiamo in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirla migliore di come l’abbiamo trovata”.
Perciò è bene pensare fin da ora alla casa ecologica che lasciamo ai posteri: è abbastanza pulita, spaziosa e confortevole?
Nicoletta Galli