Confagricoltura Brescia torna a chiedere interventi immediati.
In arrivo un’importante novità: il nuovo Piano di gestione del rischio in agricoltura allargherà ai suini-coltori l’accesso ai Fondi di stabilizzazione del reddito.
Con l’ennesimo segno “meno” nei listini della Commissione unica nazionale di questa settimana, gli allevatori di suini continuano a fare i conti con la picchiata verso il basso dei prezzi dei capi macellati.
“Una situazione che rischia di diventare insostenibile per un comparto centrale della zootecnia bresciana, secondo per volumi d’affari solo al latte”, commenta così Giovanni Garbelli (nella foto) che torna a chiedere interventi immediati per un comparto in forte affanno.
Servono misure di pronto intervento, ma dobbiamo anche concentrarsi – continua Garbelli – per trovare strumenti efficaci per governare le crisi di mercato, con maggiore aggregazione e integrazione delle filiere”.
Arriva intanto una notizia positiva.
Arriverà nei prossimi giorni in Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto del Piano di gestione del rischio in agricoltura che prevede l’allargamento ai suinicoltori, oltre che al comparto risicolo, della possibilità di accedere ai Fondi di stabilizzazione del reddito.
“È stata accolta così la nostra richiesta – evidenzia il presidente di Confagr-coltura Brescia – che ha visto da subito il sostegno dell’assessore regionale all’agricoltura, Fabio Rolfi, che ringraziamo per l’attenzione su questi temi”. Dal prossimo anno anche il settore suinicolo sarà incluso tra le produzioni che possono godere di questo innovativo strumento che interviene in caso di significativi cali di reddito, mettendo a disposizione risorse finanziarie fino al 70% per la costituzione un apposito fondo, cofinanziato dagli aderenti.
“Come già avviene per il latte, grazie a questa novità – ha concluso il presidente Garbelli – si potrà contare su un’importante per fronteggiare, insieme ad altri strumenti, la volatilità del mercato.
La nostra esperienza avviata con i produttori di latte, grazie a Gestifondo Impresa, conferma l’utilità dei Fondi previsti dalla Politica agricola comune”.
I numeri della suinicoltura bresciana
fonte: Anagrafe zootecnica nazionale – dati censimento giugno 2020
Capi allevati: 1.305.000 – Numero allevamenti: 515 da ingrasso – 141 da riproduzione (esclusi allevamenti famigliari) – Produzione lorda vendibile annuale: 270 milioni di euro (elaborazioni Confagricoltura Brescia).
Confagricoltura Brescia