Il centro di Orzinuovi è pronto per essere ancora “invaso” da trattori di ogni colore, dimensione e cilindrata in occasione della prossima Festa del Ringraziamento.

Giunta ormai alla sua 19esima edizione, memore dell’antica tradizione della ricorrenza di San Martino – quando, nel mese di novembre, i mezzadri, dopo aver concluso i lavori nei campi, erano chiamati al rinnovo o meno dei loro contratti con i padrù – la kermesse organizzata dai Giovani Agricoltori Orceani ha oggi assunto dei connotati ben differenti, pur senza perdere quel senso di sacralità e di genuinità che l’ha da sempre contraddistinta.

Sempre momento di grande gioia, con il corteo per le vie del centro e piazza Vittorio Emanuele II completamente sommersa dall’emozionante rombo dei trattori, la festa ha saputo mantenere inalterata nel tempo la sua articolazione originaria che, però, a partire da quest’anno subirà un’interessante evoluzione.

«Man mano che ci avviciniamo al ventesimo anniversario della manifestazione, siamo convinti che la nostra Festa del Ringraziamento, appuntamento che ha saputo crescere moltissimo negli anni sia in termini di mezzi presenti che di partecipanti, sia matura per qualche piccola aggiunta, capace di renderla ancora più attrattiva e apprezzata dalla popolazione orceana e non solo – rivelano gli organizzatori – Per questa 19esima edizione abbiamo pensato di aggiungere, oltre ai tradizionali appuntamenti della mattina, anche un momento di festa che si terrà in piazza Garibaldi durante la stessa serata, pensato per mangiare e bere qualcosa in compagnia festeggiando la fine dei lavori nei campi e l’inizio della stagione del riposo». Uno spin-off “al chiaro di luna” che, come raccontano i Giovani Agricoltori, nasce per conseguire un obiettivo ben preciso, aperto a tutti. «Dopo il fermo del Coronavirus le nostre comunità sentono ancor più di prima il bisogno di momenti di socializzazione, di divertimento e di comunità: siamo convinti che anche noi Giovani Agricoltori dobbiamo fare la nostra parte e quest’anno siamo pronti a sperimentare questo nuovo format – continuano – Confidiamo nella fiducia dei nostri concittadini, perché vogliano fare festa insieme a noi!».

Non resta, dunque, che attendere il 24 novembre, pronti, come sempre, a rendere grazie per la generosità dei nostri campi e, perché no, magari anche brindando ad una primavera capace di svegliare la natura dal torpore invernale.

Leonardo Binda