La stagione fredda è ormai iniziata: quest’anno, nonostante le nevicate poco abbondanti, sempre più appassionati hanno deciso di dedicarsi al “re” degli sport invernali, lo sci. Trattasi di un’attività sportiva completa e salutare, che permette di allenare la capacità aerobica, migliorare l’equilibrio e il tono muscolare, nonché la coordinazione e la propriocezione; resta, comunque, un’attività che, come tutte, cela anche potenziali pericoli. Ne abbiamo parlato con il dott. Federico Bozzi, medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia attivo presso il poliambulatorio Alma Medical Center.
Dott. Bozzi, quali sono le lesioni più frequenti che possono insorgere quando si pratica lo sci?
Sono quelle a carico delle ginocchia. Le grandi sollecitazioni, soprattutto torsionali, associate alle lunghe leve dell’attrezzatura sportiva provocano facilmente lesioni articolari in caso di distorsione. Nel migliore dei casi si tratta di distorsioni di basso grado, curabili con riposo e fisioterapia, mentre in altri, quando dunque si manifestano sospetti di lesioni legamentose e/o meniscali, il trattamento iniziale è sì conservativo, ma si richiede che quanto prima ci si sottoponga ad un approfondimento diagnostico strumentale per completare la diagnosi ed eventualmente programmare l’intervento chirurgico più adeguato.
Anche chi pratica snowboard potrebbe esporsi a seri pericoli: quali, nello specifico?
Gli snowboarders sono più soggetti a traumi che colpiscono spalle e polsi. A seguito di una caduta, infatti, lo sportivo tende ad allungare gli arti superiori in atto di protezione e questo non sempre è d’aiuto. I traumi distorsivi di spalla più severi possono esitare in una lussazione, ovvero una completa perdita dei rapporti di contiguità articolare. Questa necessita di trattamento in urgenza e, successivamente, di trattamento conservativo. Il trattamento chirurgico è riservato alle eventuali fratture associate o ai casi di residua instabilità articolare. I traumi contusivi possono invece provocare la lussazione della articolazione acromion claveare, apparentemente banale ma molto fastidiosa. Il suo trattamento è conservativo per le lesioni di basso grado mentre è chirurgico per quelle ad alto grado. I traumi contusivi e distorsivi di polso, anch’essi molto frequenti, possono comportare delle semplici distorsioni carpali, lussazioni o fratture. Necessitano sicuramente di valutazione specialistica perché spesso possono celare brutte soprese anche in caso di sintomi di lieve entità. Il trattamento è può andare dal semplice bendaggio in caso di distorsione, al gesso in caso di fratture sino al trattamento chirurgico in caso di lussazioni o di fratture particolarmente severe.
Quali, infine, le precauzioni da tenere sempre a mente prima di avventurarsi giù per le piste?
Per minimizzare il rischio di infortunio è necessario prestare attenzione alle condizioni con le quali “ci si mette in pista”. È bene, infatti, impegnarsi in un’adeguata preparazione fisica, che si dipani per circa un mese prima dell’inizio dell’attività sciistica, che includa esercizi di allungamento e di potenziamento dei muscoli, specie i quadricipiti. Bisogna poi affidarsi a personale esperto e qualificato per la scelta e/o la manutenzione della attrezzatura e ricordarsi di non sciare mai quando si è stanchi: la maggior parte dei traumi avviene infatti a fine giornata quando le piste sono rovinate e “difficili”, quando i muscoli sono affaticati e cala l’attenzione.
Per maggiori informazioni e per prenotare subito la propria visita specialistica, il poliambulatorio Alma Medical Center vi aspetta presso il RoccaCenter di Roccafranca in via Milano, n.7.
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