Non sappiamo se saremo già nella modalità “confi-namento” o meno quando questo mensile sarà in distribuzione, ma una cosa è certa: San Paolo non si ferma e il suo sindaco, Giancarla Zernini, assicura che tutto quanto è stato programmato, nell’ambito dei lavori pubblici, verrà portato a termine.

Fra le opere pubbliche più importanti da realizzare vi sono gli interventi alle due strutture scolastiche di San Paolo.

Per quanto riguarda l’edificio che ospita la secondaria di primo grado Michelangelo Buonarroti molto è già stato fatto sia dalla precedente amministrazione sia dall’attuale (alcuni lavori avviati alcuni mesi fa si sono appena conclusi); per la sede della scuola primaria, invece, si è predisposto un progetto, già finanziato con 1 milione 380 mila euro, che prevede un intervento radicale alla struttura, a partire dalle analisi sismiche.

«I fondi per l’adeguamento sismico delle scuole e della sede municipale li abbiamo già ottenuti ed abbiano già fatto tutte le analisi del caso – esordisce il sindaco Giancarla Zernini e, per quanto riguarda la secondaria di primo grado, abbiamo appena concluso i lavori di relamping, cioè abbiamo sostituito l’illuminazione con le luci a led, è stata messa una pompa di calore e sono stati posizionati i pannelli fotovoltaici.

Questi lavori hanno comportato una spesa di 110 mila euro, finanziati sia dallo Stato che dal Gse (Gestore servizi energetici).

Molto più corposo l’inter-vento alla scuola primaria “Anna Frank” che sarà oggetto di un intervento di 1 milione 380 mila euro: 834 finanziati dal Miur, 210 mila euro dal Gse e 336 fondi comunali derivanti dagli avanzi di amministrazione degli ultimi due anni.  

«Si comincerà a mettere mano all’adeguamento sismico, per il quale i lavori sono già stati appaltati – precisa Zernini – poi si procederà con l’efficientamento energetico che prevede il rifacimento completo del tetto. 

Tutti i lavori sono già appaltati e sono in attesa di pianificazione.

Il problema è il ricollocamento dei 250 alunni.

Stiamo lavorando per trovare una soluzione ma non è facile perché non abbiamo strutture alternative. Abbiamo anche già valutato che, nella peggiore delle ipotesi, i cantieri apriranno a giugno».

MTM