Dopo i mesi di calamità del coronavirus, la sfida del Parco Oglio Nord è quella di accostare al compito istituzionale, che comprende la conservazione della biodiversità e dell’ambiente naturale, una offerta di svago all’aria aperta che sarà nei mesi estivi la grande opportunità di ripresa del turismo in Italia. Il compito degli amministratori del Parco è più ancora di prima quella di fare conoscere le tante proposte che la striscia di verde intorno al fiume Oglio può esibire. Nel rispetto della risorsa naturale, il Parco Oglio Nord è una fonte ricchissima di occasioni per vivere all’aperto e che porta a conoscere sentieri, aree di sosta, rifugi, musei, luoghi di osservazione delle bellezze naturali, agriturismi, alberghi diffusi e percorsi gastronomici. Qualche anno fa il Rapporto Ecotur individuava nelle attività sportive il maggior richiamo per una vacanza nel Parco. A tale proposito, “bisogna ricordare che accanto alla pista ciclabile Greenway dell’Oglio sono numerosi i sentieri e le passeggiate che si possono effettuare in tutta sicurezza nella natura” chiarisce il presidente Luigi Ferrari.
“Oggi più di ieri è importante l’aspetto del relax nella natura. Una fitta rete di agriturismi che vanno dal lago d’Iseo alla campagna bergamasca e cremonese consentono di trascorrere l’estate nel verde.
Inoltre una cosa è certa: le vacanze saranno spese vicino a casa, più lente, consapevoli e sicure.
In questo scenario l’ospitalità all’aria aperta, che le strutture del Parco possono garantire, è un aspetto da non sottovalutare”.
Secondo un recente sondaggio dell’istituto Piepoli si fa strada il forte desiderio di ritorno alla normalità, di cui le vacanze sono parte importante. La propensione alle vacanze aumenta decisamente (77%) tra quanti sono andati in vacanza lo scorso anno, e cresce ancora di più tra quanti hanno fatto una vacanza all’aria aperta in villaggio, camping nell’ultimo anno (80%). La ricerca restituisce una descrizione del turismo all’aria aperta come un settore che ha avuto una forte crescita negli ultimi dieci anni e che per certi versi ha guidato una sorta di rivoluzione culturale nella percezione collettiva del turismo stesso in generale, ovvero il turismo esperienziale, intimamente legato al territorio e capace di fare vivere soggiorni unici e gratificanti in termini di un arricchimento personale e relazionale.
“La fitta rete di aziende agricole e il buon numero di prodotti tipici che si incontrano nel Parco Oglio Nord sono un’ottima occasione per tutti i lombardi di conoscere una parte della propria terra”.
In effetti secondo i dati dell’analisi citata quasi metà degli intervistati (49%) aspira a una vacanza all’aria aperta: per il 35% si tratta di persone che già hanno soggiornato in strutture all’aria aperta e il 14% di turisti che fanno vacanze di tipo diverso.
“Le strutture all’interno del Parco sono pronte ad accogliervi e vi aspettano” augura Ferrari.