La donazione è un vero e proprio contratto in cui il donante regala un bene mobile o immobile senza chiedere nulla in cambio. E’ un atto che viene spesso richiesto perché ha un costo molto più basso rispetto a una normale vendita sia perché può essere ottimo per sistemare i patrimoni famigliari, ma bisogna stare attenti ai rischi. Per quanto riguarda gli immobili oltre alla proprietà si possono donare una serie di cose tra cui l’usufrutto, l’uso o il diritto d’abitazione

LE REGOLE PER RENDERE VALIDA LA DONAZIONE

Perché una donazione sia valida devono essere rispettati alcuni criteri:

  • Ci deve essere la volontà del donante di liberarsi di un proprio bene, senza che sia obbligato e senza esigere qualcosa in cambio.
  • Nessuno puo’ obbligare qualcuno ad accettare un regalo.
  • Deve essere effettuato un atto pubblico, di fronte ad un notaio.
  • Come tutti gli atti notori, l’ atto deve svolgersi alla presenza di due testimoni.
  • Dopo la stipula dell’atto, il notaio è tenuto a provvedere alla trascrizione e alla registrazione del contratto.

I RISCHI

La donazione offre dei vantaggi fiscali, ma può anche riservare sorprese a chi ne beneficia. Vediamo perché:

  • Colui che dona il bene potrebbe chiedere la revoca della donazione per ingratitudine del donatario, o in seguito ad atti molto gravi. La revoca può avvenire anche per sopravvenienza di figli o discendenti o per il riconoscimento di un figlio naturale qualora il donante, all’ epoca della donazione, non fosse a conoscenza di avere figli o discendenti legittimi. 
  • Entro 10 anni dalla morte del donante, un’ eventuale erede può richiedere un’azione di riduzione/restituzione in quanto potrebbe essere lesa la facoltà di ottenere la quota legittima e spettante dall’ effettiva successione.
  • Entro 20 anni dalla trascrizione della donazione un eventuale erede legittimo può richiedere la restituzione del bene o il saldo della quota seppur totalmente estraneo alla donazione, si potrebbe ritrovare a dovere restituire il bene o a corrispondere ulteriore denaro.

Proprio a causa di queste evenienze, l’eventuale vendita di un immobile oggetto di donazione diventa complicata, perché il potenziale acquirente potrebbe sentirsi scoraggiato all’acquisto

IN QUALI CASI PUO’ ESSERE REVOCATA LA DONAZIONE DI UN IMMOBILE

La revoca di una donazione può essere effettuata solamente da un Giudice in Tribunale, il quale tramite sentenza può sciogliere gli effetti del contratto e ripristinare la situazione di partenza.

Essa può avvenire in determinate circostanze :

  • Se quando il donante muore si verifica la circostanza per la quale i suoi eredi legittimi, quali coniuge o altri figli, non accedono alle loro quote minime di eredità a causa della donazione del bene, gli eredi possono chiedere la revoca della donazione entro 10 anni dalla scomparsa del donante, con un’ azione di lesione di legittima.
  • In caso di ingratitudine del donatario, che si manifesti terami ingiuria, grave danno o rifiuto di alimenti e di mantenimento, il donante può richiedere la revoca della donazione, sempre tramite un’azione giudiziaria, entro un anno da quando è venuto a conoscenza del fatto; nel caso il  donante abbia un nuovo figlio dopo la donazione, può richiederne la revoca per non ledere la quota di legittima del nuovo figlio.