Sono molte, moltissime.
A circa 52 mila donne nel 2018 in Italia è stato diagnosticato un tumore al seno, ma i dati per quanto riguarda la possibilità di sopravvivenza offrono speranze sempre più confortanti.
Merito delle diagnosi sempre più precoci e tempestive, che consentono di individuare i tumori quando sono ancora molto piccoli e quindi facilmente curabili.
A far la parte del leone nel conseguire questi risultati è sicuramente la campagna di prevenzione.
Anche Orzinuovi si mette in campo per informare le donne su tutti i mezzi che hanno a disposizione per tenere alla larga il carcinoma mammario.
“Prevenire é Vivere”, è il titolo del convegno in cui verrà trattato il tema della prevenzione e cura del tumore al seno, che si terrà nella Rocca San Giorgio giovedì 28 febbraio alle 20.45, organizzato dalla società Nuova Orceania. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti dedicati alla salute che si terranno nel castello di Orzinuovi.
Interverranno il dott. Carmelo Miccichè e il dott. Luca Facchetti, medici radiologi degli Spedali Civili di Brescia; il dott. Rino Balzano chirurgo degli Spedali Civili di Brescia. Modererà la serata il prof. Carlo Lombardi, prof. associato della Università degli Studi e degli Spedali Civili di Brescia.
Saranno presenti il sindaco Gianpietro Maffoni; il consigliere regionale e assessore comunale Federica Epis; il presidente di Nuova Orceania, Patrizia Turotti, e il consigliere della società, Michele Tadiello.
Il convegno è svolto in collaborazione con Dina Coccaglio di Komen Italia.
“Si tratta di una serata dedicata alle donne, nella quale la Rocca di Orzinuovi si tingerà di rosa, a pochi giorni di distanza dalla Festa della donna dell’8 Marzo – riferisce Tadiello. “Il carcinoma della mammella è la neoplasia più frequente in assoluto nella popolazione femminile che colpisce una donna ogni 8 nell’arco della vita. Si stima che nel 2018, in Italia, abbia colpito 52000 donne, per confronto , nel 2015 le stime ne indicavano 48300, quindi si tratta di una malattia in crescita come numero di nuovi casi”.
Ogni anno circa 50 mila donne ricevono una diagnosi.
Attraverso una diagnosi precoce la scienza ha ampiamente dimostrato che ci sono più alte possibilità di guarigione e percorsi di cura meno invasivi.
Nel 2013 nasce la nuova “Breast Unit” agli Spedali Civili di Brescia, uno dei centri italiani e lombardi di eccellenza, in cui la paziente è accolta dalla diagnosi alla cura della patologia, senza trascurare gli aspetti psicologici che la coinvolgono.
“Alcuni di questi medici professionisti che compongono questa equipe multidisciplinare degli Spedali Civili saranno i protagonisti e relatori della serata in Rocca – conclude Tadiello.
“A loro vanno i più sinceri ringraziamenti ed attestati di stima per essersi messi interamente a disposizione dei cittadini”.
sp