Tra le oltre novecento scuole che nel mese di settembre hanno avuto almeno un caso accertato di Covid-19 anche il nostro centro educativo è stato tristemente colpito.
È notizia ormai nota che, a una settimana dall’inizio ufficiale delle lezioni, un ragazzo della scuola secondaria è risultato positivo al virus.
Immediatamente è stato attivato l’iter gestito da Ats la quale ha richiesto gli elenchi dei “contatti stretti” del-l’alunno collocandoli subito in isolamento domiciliare fiduciario.
Tutti gli altri soggetti che, in qualche modo, erano venuti in contatto con l’alunno risultato positivo sono stati invitati ad eseguire il tampone presso i “punti rapidi” istituiti dall’azienda territoriale sanitaria.
Per far fronte alle assenze forzate di tutta una classe la nostra scuola si è immediatamente data da fare per far partire le iniziative conseguenti, già previste da uno specifico Regolamento approvato all’inizio di settembre. Quindi, grazie alla presenza di un “piano B” già strutturato nei dettagli, il servizio delle sessioni temporanee di Didattica a Distanza ha potuto partire dal giorno successivo.
Anche il personale della scuola è stato in un primo momento allontanato per i dovuti accertamenti ma, a seguito dei risultati negativi dei tamponi prontamente effettuati, i docenti e gli educatori coinvolti sono rientrati al lavoro quasi subito.
La classe coinvolta è invece rimasta a casa fino al compimento dei 14 giorni dal-l’ultimo giorno di presenza a scuola dell’alunno positivo ma, nel frattempo, tutti gli alunni hanno potuto continuare a lavorare attraverso la piattaforma Zoom sul proprio IPad (già formattato durante la prima settimana di scuola e quindi pronto per essere utilizzato).
Gli orari delle lezioni in sincrono sono stati mantenuti uguali a quelli già previsti per le lezioni in presenza, con collegamenti in diretta nelle sei unità tempo del mattino. Per evitare la sovraesposizione agli schermi digitali, il Regolamento approvato ha previsto di lasciare gli alunni liberi durante il pomeriggio allo scopo di svolgere in autonomia i compiti assegnati.
Gli alunni in quarantena hanno partecipato alle lezioni in collegamento da casa con tutti i compagni, mentre gli insegnanti hanno continuato a fare lezione dall’aula.
Gli alunni di altre classi, anche loro posti in isolamento fiduciario poiché, fuori dalla scuola, avevano avuto contatti stretti con l’alunno positivo, hanno invece potuto collegarsi ai loro compagni presenti in aula sempre attraverso la piattaforma Zoom.
In questo caso l’insegnante in aula ha gestito una situazione mista facendo lezione in presenza agli alunni in aula e tenendo collegati a distanza gli alunni costretti a casa.
«Siamo soddisfatti di come siamo stati in grado di rispondere a questa prima prova – ha commentato la dirigente scolastica Luciana Ferraboschi – Sin dal rientro a scuola, ai primi di settembre, abbiamo lavorato proprio per evitare di farci cogliere impreparati con la convinzione di continuare a far scuola evitando per quanto possibile di ritrovarci in lockdown.
Siamo consapevoli di avere davanti un anno scolastico nel quale episodi come questo potranno purtroppo ripresentarsi, tuttavia siamo motivati e attrezzati per gestirli all’interno di una situazione che vogliamo considerare il più normale possibile.
Certamente abbiamo bisogno, per riuscirci, della collaborazione di tutti: degli insegnanti che accettano di sperimentarsi in situazioni inconsuete e non sempre facili, degli alunni che, pur muovendosi in situazioni nuove, accettano i ritmi e le difficoltà del lavoro in sincrono, delle famiglie che sicuramente ci supportano da dietro gli schermi per monitorare e garantire la correttezza delle relazioni, dei comportamenti e dei collegamenti. Come sempre continuiamo con determinazione convinti che le esperienze difficili che ci troviamo a vivere sono sicuramente occasioni di riflessione e sfide da superare per qualificarsi sempre di più come comunità educante».